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I nuovi bonus per le assunzioni da settembre non sostituiscono la Decontribuzione Sud, che però è in scadenza il 30 giugno: come si coordinano le due misure.

Il decreto Coesione ha introdotto nuove agevolazioni per le assunzioni nel Mezzogiorno, che riguardano però solo giovani e donne e che partono a settembre. Non ci sono invece certezze sul destino della Decontribuzione Sud al momento autorizzata dalla UE fino al 30 giugno.

Vediamo in cosa differiscono, come si coordinano tra loro le due misure e che impatto hanno sulla possibilità delle aziende di assumere personale sfruttando agevolazioni pubbliche.

Decontribuzione Sud fino al 30 giugno 2024

La Decontribuzione Sud è uno sgravio contributivo al 30%, che se confermata scenderebbe al 20% nel biennio 2026-2027 e al 10% in quello successivo per tutte le assunzioni effettuate nel Mezzogiorno, nel senso che non si riferisce a particolari categorie di lavoratori. La norma che l’ha istituita (comma 161 della legge 178/2020) ne prevede la prosecuzione teorica fino al 2029, ma necessita dell’autorizzazione UE, al momento concessa solo fino al 30 giugno.

Dal 1° luglio 2024, dunque, non sarà possibile applicarla senza una nuova approvazione europea che attesti il rispetto della disciplina sugli aiuti di Stato, nonostante sia prevista per legge ancora per diversi anni.

Il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto, ha spiegato nei giorni scorsi che «il Governo avvierà un negoziato con la Commissione europea per verificare nuove modalità possibili di applicazione della misura “Decontribuzione Sud” in coerenza con la disciplina europea e al di fuori delle misure straordinarie del Temporary Framework».

Quindi, per capire se e come si potrà continuare a utilizzare l’incentivo, bisogna attendere il risultato di questa contrattazione. In mancanza della quale dal primo luglio l’esonero non si potrà più applicare lasciando il posto alle nuove misure (più limitate) del Decreto Coesione, che nei fatti potrebbero finire per sostituirle.

Nuovi Bonus assunzioni al Sud dal 1° settembre

Il decreto Coesione (DL 60/2024) introduce nuovi esoneri contributivi per i datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato giovani, donne e disoccupati, con un focus particolare per il Mezzogiorno (dove è prevista anche una ulteriore misura per le micro-imprese). In tutti i casi, le assunzioni devono essere effettuate dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025.

Gli incentivi per le assunzioni agevolate nel Sud del Decreto Coesione riguardano:

  • giovani under 35 assunti a tempo indeterminato in un’unità produttiva ubicata nel Sud che non avevano mai avuto un contratto a tempo indeterminato;
  • disoccupati under 35 senza lavoro da almeno 24 mesi, assunti in un’azienda con massimo 10 dipendenti e unità produttiva localizzata nella ZES unica del Mezzogiorno;
  • lavoratrici disagiate, ossia residenti nella ZES e prive di impiego retribuito da almeno 6 mesi, mentre se la disoccupazione è da oltre 24 mesi non serve la residenza al Sud.

I

Bonus Giovani / Sud

Di base, il Bonus Giovani prevede l’esonero contributivo al 100% per 24 mesi e fino a 500 euro al mese per ciascun lavoratore entro i 35 anni mai prima assunto a tempo indeterminato (oppure che lo sia stato alle dipendenze di un diverso datore di lavoro che ha beneficiato parzialmente dell’esonero). Se l’assunzione avviene nella Zona Economica Speciale (ZES) unica per il Mezzogiorno, quindi in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna, il limite massimo mensile sale a 650 euro.

Quindi, le assunzioni di giovani under 35, effettuate da settembre 2024 a dicembre 2025 in una sede che si trova nella ZES sono incentivate con un sgravio contributivo del 100% fino a un tetto di 650 euro mensili, nel rispetto di tutti gli altri requisiti previsti.

Bonus Donne/ Sud

L’incentivo è un esonero contributivo al 100%, fino a un tetto di 650 euro mensili e si applica alle assunzioni di donne svantaggiate. Sono così definite le lavoratrici di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, residenti nelle regioni della Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno. Oppure prive di impiego regolarmente retribuito da 24 mesi, indipendentemente da dove risiedono. L’assunzione deve determinare un aumento occupazionale dell’impresa.

Bonus ZES

Si tratta di una misura che riguarda solo i datori di lavoro fino a dieci dipendenti (rileva la forza lavoro presente in azienda nel mese dell’assunzione) per unità produttive nella ZES Sud e assunzioni a tempo indeterminato di giovani under 35 disoccupati da almeno 24 mesi. Lo sgravio è sempre al 100%, fino a un tetto di 650 euro al mese.

Sono previsti altri requisiti: il datore di lavoro non deve aver effettuato licenziamenti per motivi economici nei sei mesi precedenti, il beneficio decade se nei sei mesi successivi l’assunto, o un collega con analoghe mansioni, viene licenziato per giustificato motivo oggettivo.

 

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