Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
#finsubitoaste
#finsubitoaste Lazio
01_post_Lazio
Agevolazioni
Agevolazioni #finsubito
Alghero aste
Cagliari aste
Emilia Romagna aste
Italia aste
Lazio aste
Lombardia aste
News aste
Olbia aste
Post dalla rete
Roma aste
Sardegna aste
Sassari aste
Toscana aste
Video dalla rete
Video Zes agevolazioni
Zes agevolazioni
   


Scendono in campo le banche italiane per frenare gli effetti delle ultime strette sul Superbonus elaborate sul Mef. Soprattutto nella parte che impedisce agli istituti di credito di scontare in sede di compensazione fiscale i contributi previdenziali (Inps) e assicurativi (Inail). Come avvenuto finora. Questa mattina in sede Abi è previsto un vertice riservato – in presenza e online – al quale parteciperanno alti dirigenti delle principali banche italiane che si occupano di crediti e finanza. I “tecnici” elaboreranno una proposta alternativa, che poi la stessa Associazione bancaria dovrebbe presentare al governo. Questa proposta potrebbe avere la forma di un documento, al quale già da ieri sera sta lavorando il direttore generale facente funzioni dell’Abi, Gianfranco Torriero, in stretto raccordo con il presidente Antonio Patuelli e i principali grandi banchieri del Paese. Quindi non ci sono solamente le spinte sul versante politico del ministro degli Esteri, Antonio Tajani – anche ieri Forza Italia ha rimarcato le sue perplessità e i timori sulla «retroattività delle norme» – per modificare il testo.

Superbonus, detrazioni spalmate in 10 anni. Prevista la riduzione dello sconto per le ristrutturazioni: ecco quanto

LE MODIFICHE

Nell’ultimo emendamento del Mef al decreto Superbonus – quello con il governo cancella sconti in fattura e cessione del credito – ci sono una serie di misure, che finiscono per colpire gli istituti bancari. I quali dovrebbero avere in pancia circa 35 miliardi di crediti: secondo un’elaborazione della Fabi, Intesa Sanpaolo è titolare di uno stock di 20,1 miliardi, Unicredit di 5,7 miliardi, Bpm di 2,9 miliardi, Bper di 4,5 miliardi e Mps di 1,6 miliardi. Per capire la portata della partita sull’economia reale, è utile ricordare che, secondo Unimpresa, ci sono mezzo milione di cantieri che hanno goduto del Superbonus edilizio, per un totale di crediti di imposta maturati pari a 122 miliardi.

Stando alle prime valutazioni del mondo bancario, la misura che potrebbe principalmente colpire il settore sarebbe il divieto per gli istituti di credito, le assicurazioni e gli intermediari di non poter più compensare dal prossimo anno i crediti del Superbonus con i debiti verso l’Inps o l’Inail. In caso contrario si rischiano fortissime sanzioni. Sempre nell’ultimo testo inviato dal Mef in Senato – dove è atteso per il mercoledì il primo voto di conversione del decreto – è introdotto l’obbligo di dilazionare da 4 a 10 anni le rate per detrarre i crediti legati al Superbonus. E sempre dall’anno prossimo i soggetti finanziari – se hanno acquistato i crediti a un corrispettivo inferiore al 75 per cento del valore – dovranno ripartire le future rate in 6 quote annuali di pari importo, che a loro volta non potranno essere cedute oppure ulteriormente ripartite.
Da quanto trapela dal mondo creditizio lo spalmacrediti non è al centro delle preoccupazioni del settore. Che invece ricorda ancora che cosa successe ad agosto 2023: con un blitz il governo provò a introdurre una tassa una tantum sugli extraprofitti per drenare i guadagni garantiti dall’aumento dei tassi d’interesse dalla Bce. La norma, dopo un pressing dell’Abi con una forte sponda del ministro Tajani, fu modificata in ottica di rafforzamento patrimoniale delle banche con un onore due volte e mezzo quello iniziale. Dalle parti della politica c’è il timore che anche in questa partita siano presenti strascichi legati alla vicenda degli extraprofitti bancari.

LE DELEGAZIONI

Intanto questa mattina Forza Italia dovrebbe presentare le sue soluzioni per evitare – come ha ribadito Tajani – «norme con effetto retroattivo non fanno parte della cultura liberale». In quest’ottica rientra anche la richiesta di bloccare l’avvio della Sugar tax. Gli azzurri, con lo stesso ministro degli Esteri, dovrebbero incontrare le categorie colpite dalle disposizioni inserite nell’emendamento del Mef, che tra gli altri fronti riduce dal 50 al 30 per cento la detrazione per chi utilizza il bonus ordinario per le ristrutturazioni e le riqualificazioni energetiche. C’è chi parla anche della richiesta di un parere a Banca d’Italia, certo è che da ieri esperti del partito stanno lavorando sui testi, che potrebbero essere presentati sotto forma di subemendamenti, pur non modificando l’architettura e gli obiettivi del decreto. Alle 13 scatta il termine ultimo per depositare gli emendamenti in commissione Finanze del Senato, dove è prevista una riunione di maggioranza per le 17. Tra quarantott’ore è in programma il voto della commissione, il giorno dopo quello in Aula per il decreto, poi atteso alla Camera.
Intanto tutti i protagonisti ripetono che la tenuta del governo non è a rischio. Ma si registrano piccole politiche. Massimo Garavaglia, presidente della commissione Finanze del Senato, ricorda che «l’emendamento presentato sul Superbonus è del governo e non del Mef. Sorprende che Tajani abbia aderito a sua insaputa come già successo per il prelievo sugli extraprofitti delle banche. Si chiarisca con la premier Meloni e proponga dove reperire le risorse». 

Ha replicato il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri: «Rispetto il senatore Garavaglia al quale mi lega una antica amicizia personale e una consuetudine parlamentare». Quindi ha ricordato che «non c’è nessuna volontà di rottura, nessuna distrazione», c’è invece «la volontà di non venire meno a principi inderogabili. Antonio Tajani ha sempre avuto uno spirito costruttivo ed è ben noto per il suo senso di responsabilità». 
Getta anche acqua sul fuoco il leader della Lega, Matteo Salvini. A domanda sul dossier, ha risposto. «È tanto impegnativo il mio ministero che non mi occupo dei ministeri degli altri». Per poi aggiungere: «Sono sicuro che il governo troverà una soluzione. Però fatemi fare il mio lavoro e non quello degli altri». 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA



 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui