Dare un aiuto concreto nel processo di inclusione sociale. Con questo spirito, nella Vallata del Tronto nascono le “Cittadelle della gioia”, punti territoriali in cui famiglie o persone singole in difficoltà possono essere ascoltati e ottenere un aiuto. Succederà grazie al progetto FA.re Re.te. realizzato dall’Associazione Kairos odv di Stella di Monsampolo del Tronto grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli, che offre alle persone che si trovano in situazioni di precarietà, disoccupazione e vulnerabilità consulenze psicologiche e di orientamento al lavoro, assistenza finanziaria per sovraindebitamento, ricerca di alloggio, assistenza pratiche amministrative e legali, cibo e prodotti per l’igiene e la prima infanzia e sostegno economico. Le tre Cittadelle Gioia saranno attive a Monsampolo, presso la sede di Kairos, a Monteprandone, nella sede dell’Associazione Madre Teresa di Calcutta onlus e a Colli del Tronto, presso Gocce di Carità (via degli Studi). Nel progetto Fa.re Re.te sono attivi anche il Patronato Cisl, l’Aps L’Altro, le cooperative NuovaRicerca.AgenziaRes e Ama Aquilone, sette enti del terzo settore che da anni aiutano le persone in difficoltà di vario genere. Il territorio di riferimento comprende Castel di Lama, Colli del Tronto, Castorano, Spinetoli, Monsampolo e Monteprandone ha oltre 38mila abitanti, di cui 3142 stranieri residenti, Le persone potranno recarsi presso le singole cittadelle in modo autonomo, secondo gli orari di apertura di ognuna e anche gli Ats 21 e 23 coinvolti possono inviare persone presso tali spazi.
“I dati della Caritas prospettano una situazione preoccupante: fare rete è necessario, perché la situazione che stiamo vivendo qui e in Italia in genere è molto delicata. In questo modo si cercherà di dare slancio e fiducia alle persone che vivono un disagio, non solo per intervenire in maniera assistenzialistica, ma anche per aiutarle a tornare nella possibilità di riprendere possesso della propria vita”; ha detto alla presentazione del progetto il Vescovo della Diocesi di Ascoli Piceno e di San Benedetto del Tronto, Ripatransone e Montalto, Gianpiero Palmieri. La presidente della Kairos, Simonetta Sgariglia, ha spiegato la rete di partenariato “cerchiamo di fare accoglienza ed entrare in empatia con le persone. Iniziamo con un punto di ascolto , per un supporto per le dinamiche psicologiche e per l’aiuto economico, pagamento delle bollette, vestiario, servizi scolastici e supporto anche per l’indirizzamento per bambini con difficolta. Ad oggi abbiamo iscritte 339 famiglie che percorrono settimanalmente il nostro percorso sotto vari punti di vista”. “Fare rete rende l’idea della sinergia nel territorio: deve essere fitta – ha detto la consigliera della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, dottoressa Donatella Rossi Brunori – questi territori spesso rimangono isolati”.
Stefania Mezzina
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