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Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Il bonus ristrutturazioni si sostanzia in una detrazione dell’Irpef pari al 36 per cento delle spese sostenute da riportare in 10 quote annuali e per un ammontare complessivo non superiore a 48mila euro per ciascuna unità immobiliare. Attualmente, tuttavia, la misura ha subito una variazione al rialzo: per le spese di ristrutturazione sostenute dai cittadini nel periodo che va dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024, la percentuale di detrazione prevista è al 50 per cento, per un limite massimo di spesa per unità immobiliare pari a 96mila euro.

Alla fine del 2024, così come era già stato previsto, la percentuale di detrazione spettante per il bonus ristrutturazioni tornerà dall’attuale 50 per cento al 36 per cento, con il limite massimo di spesa che da 96mila euro tornerà a 48mila euro.

Le spese di ristrutturazione sostenute dal 1° gennaio 2028 e fino alla fine del 2033, infatti, potranno essere portate in detrazione Irpef solo nella misura del 30 per cento. I motivi sono legati principalmente al fatto che, proprio in quel periodo, i conti pubblici a causa dello spalma crediti potrebbero risentire maggiormente le detrazioni derivanti del Superbonus edilizio.

Gli interventi più sostanziosi dell’emendamento del governo interessano tuttavia il Superbonus. Più nello specifico si interviene in maniera retroattiva sulla ripartizione delle spese legate al Superbonus sostenute nel 2024, le quali vengono spalmate su dieci quote annuali.

Inoltre, a partire dal 2025, le banche, gli intermediari finanziari e le assicurazioni non avranno più la possibilità di compensare i crediti del Superbonus con i contributi previdenziali, assistenziali e i premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. In presenza di violazioni di quest’ultimo passaggio, è prevista una sanzione oltre che il recupero del credito indebitamente compensato e dei relativi interessi.

L’emendamento al decreto Superbonus sta suscitando grandi conflitti all’interno della maggioranza di governo stessa, con il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, che non ha preso di buon grado il fatto che il ministero dell’Economia, guidato dal leghista Giancarlo Giorgetti, abbia proposto di intervenire in maniera retroattiva sulle detrazioni dell’anno 2024 delle spese sostenute per il Superbonus.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

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