Luca Gori, nuovo presidente della Fondazione Caript si presenta #finsubitoagevolazioni

di Marcello Paris

PISTOIA – Solidarietà, giovani, territori. Si può sintetizzare in queste tre parole il programma di Luca Gori il nuovo presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia che dal primo luglio sostituirà Lorenzo Zogheri, giunto al termine del suo mandato.

Prima di illustrare il programma, Gori ha ringraziato il Consiglio per averlo scelto all’unanimità poi ha ironizzato sullo stupore che ha suscitato la sua giovane età, 41 anni: “uno stupore che si ha solo in Italia”, ha detto.

Per chiarire quello che sono i suoi punti programmatici, il neo presidente ha spiegato che l’obiettivo tende a promuovere solidarietà che non significa solo beneficenza ma una visione che tenga insieme cultura, socialità e politiche economiche. Questo dovrà scaturire dal ruolo di sussidiarietà da svolgere dalla Fondazione aggregando risorse e soggetti sia pubblici che privati.

Sul termine che riguarda i giovani, Gori ha spiegato che il suo impegno, pur nella continuità, sarà rivolto al ricambio generazionale e alla parità dei generi per aprire la fondazione, ancora di più di quanto è stato fatto, a tutti i soggetti anche dal punto di vista anagrafico perché dalle generazioni più giovani può venire un contributo importante.

Poi attenzione ai territori. Ci vuole uno sguardo attento alle comunità, come sono organizzate, quali sono i bisogni rinunciando all’omogeneità, interventi tutti uguali ovunque, ma calibrati sulle caratteristiche delle comunità e dei luoghi, magari costituendo dei partenariati. E questo, ha sottolineato, vuole dire studiare molto.

Nello specifico il presidente entrante ha parlato del Masterplan della Valdinievole che significa un impegno forte per collegare i territori, un piano in via di elaborazione su cui lavorare.

Attenzione anche alla montagna che ha bisogni specifici e sollecita delle risposte a precise domande. Ci dovrà essere un forte impegno per sviluppare, allargare l’occupazione per i giovani per una migliore qualità della vita.

Alla domanda su quale sarà l’innovazione a cui tiene di più la risposta riguarda la sua provenienza, l’impegno nel volontariato che significa attivismo civico del Terzo Settore e imprenditoria sociale: a suo parere uno degli elementi centrali di coesione di un territorio e di una comunità.

Sull’attività degli Enti strumentali della Fondazione, vale a dire Pistoia Musei, Gea e Fondazione Uniser, questi avranno un attenzione speciale per il ruolo che possono svolgere a favore e per lo sviluppo economico e sociale di Pistoia ma non solo.

In particolare Pistoia Musei dovrà essere un polo culturale che, in continuità di quanto è stato fatto, dovrà ampliare arte e socialità.

Un ruolo particolare dovrà essere svolto dall’Università dove dovrà crescere ricerca e formazione aperta a tutte le università della toscana dove, peraltro, esistono già delle collaborazioni.

Anche la Gea, la Green Economy and Agricolture, di via Ciliegiole (nei pressi del San Jacopo) con i suoi 25 ettari di parco ha le potenzialità per creare un luogo di sviluppo di nuove imprese e nuovi posti di lavoro di qualità.

Tutto questo dovrà essere valutato per capire quale impatto potranno avere le risorse che la Fondazione mette a disposizione per le varie iniziative al fine di valorizzarle.

Insomma, al neo presidente non mancano le idee, che fra l’altro sono quelle espresse nella sua candidatura e per le quali è stato scelto, che vorrà realizzare contando sul Patrimonio ma anche sul personale, vecchio e nuovo, che avrà a disposizione.