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Le assunzioni agevolate previste per il 2024 rimangono ancora in un limbo burocratico. Il decreto attuativo, necessario per determinare i dettagli della maxi deduzione per le nuove assunzioni di lavoratrici e lavoratori svantaggiati, non è stato ancora approvato. Previsto inizialmente per la fine di gennaio, e successivamente atteso per l’inizio di maggio, il decreto è ancora assente, lasciando le imprese senza istruzioni precise su come procedere.

Le dichiarazioni del viceministro Maurizio Leo

Il viceministro all’Economia e alle Finanze, Maurizio Leo, aveva chiarito il 30 aprile, durante l’approvazione del Decreto Coesione, che si stava lavorando a un decreto interministeriale firmato dal ministro Giorgetti e dal ministro Calderone. Questo decreto avrebbe dovuto stabilire le regole di applicazione della maxi deduzione con effetto retroattivo dal 1° gennaio 2024. Tuttavia, nonostante le rassicurazioni, le regole attuative non sono ancora state definite.

Contenuto del decreto legislativo 216/2023

La misura delle assunzioni agevolate è contenuta nel decreto legislativo numero 216 del 2023, che ha introdotto una super deduzione IRPEF e IRES. Questa deduzione diventa una maxi deduzione nel caso di assunzioni di lavoratrici e lavoratori svantaggiati. Il decreto attuativo è necessario per stabilire l’entità dell’incremento e le modalità applicative.

Benefici per le imprese

Le nuove norme permettono di dedurre dalla base imponibile IRPEF e IRES il costo del personale neoassunto maggiorato del 20%. Questo beneficio si applica per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023. La maggiorazione può aumentare ulteriormente per particolari condizioni di svantaggio dei lavoratori assunti. Tuttavia, l’entità precisa di questa maggiorazione dovrà essere stabilita dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in concerto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali tramite un apposito decreto attuativo.

La necessità del decreto attuativo

Senza il decreto attuativo, la misura rimane di difficile applicazione. La scadenza per determinare i coefficienti di maggiorazione relativi alle categorie di lavoratori svantaggiati era fissata al 30 gennaio 2024, ma ad oggi non ci sono ancora istruzioni chiare. I valori dovranno essere stabiliti in modo da garantire che la complessiva maggiorazione non ecceda il 10% del costo del lavoro sostenuto.

Come calcolare la maxi deduzione

La maxi deduzione si applica a diverse categorie di lavoratori svantaggiati, come indicato nell’Allegato 1 del decreto IRPEF. Queste categorie includono:

  • Lavoratrici e lavoratori molto svantaggiati
  • Persone con disabilità
  • Giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile
  • Donne con almeno due figli minori o senza un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi
  • Donne vittime di violenza
  • Lavoratori in regioni con PIL pro capite inferiore al 75% della media EU27
  • Ex percettori del reddito di cittadinanza senza requisiti per l’accesso all’Assegno di inclusione

Per calcolare la deduzione, il costo riferibile all’incremento occupazionale deve essere moltiplicato per i coefficienti stabiliti dai Ministeri competenti. Questa operazione, secondo la norma, determinerà il valore a cui applicare la maggiorazione del 20% per ottenere l’importo finale della deduzione. Per rimanere aggiornato, consulta la nostra pagina dedicata ai bonus imprese.

 

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