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Il Governo si appresta a varare il decreto attuativo del Piano Transizione 5.0: un documento ricco di informazioni, composto da 23 articoli e 3 allegati, che ormai è già nella bozza pressoché definitiva. Per questo è possibile fornire alcune utili informazioni: il piano prevede incentivi specifici per le imprese energivore, fondamentali per la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni. Queste aziende potranno beneficiare di crediti d’imposta per investimenti in tecnologie efficienti e sostenibili, per un importo complessivo di finanziamento di 6,3 miliardi di euro derivanti da fondi Pnrr.

Crediti d’imposta: numeri e percentuali

Il decreto attuativo prevede crediti d’imposta per investimenti in beni materiali e immateriali nuovi. Le percentuali di credito d’imposta variano in base all’importo degli investimenti:

  • 35% del costo fino a 2,5 milioni di euro
  • 15% del costo tra 2,5 e 10 milioni di euro
  • 5% del costo tra 10 e 50 milioni di euro

Inoltre, il decreto introduce percentuali maggiorate per investimenti che comportano un risparmio energetico significativo:

  • 40%, 20% e 10% per riduzioni dei consumi energetici superiori al 6% (struttura produttiva) o al 10% (processi)
  • 45%, 25% e 15% per riduzioni dei consumi energetici superiori al 10% (struttura produttiva) o al 15% (processi)

Questi crediti d’imposta mirano a incentivare le imprese a investire in tecnologie che non solo migliorano l’efficienza energetica ma anche riducono le emissioni, allineandosi con gli obiettivi di sostenibilità ambientale previsti dal piano.

Tempi per gli investimenti

Gli investimenti ammissibili devono essere avviati dal 1° gennaio 2024 e completati entro il 31 dicembre 2025. Questo periodo consente alle imprese di pianificare e realizzare i loro progetti, beneficiando degli incentivi messi a disposizione dal piano Transizione 5.0. La finestra temporale definita dal decreto offre un lasso di tempo adeguato alla progettazione e all’esecuzione di investimenti complessi, garantendo al contempo una certa urgenza nel rispettare i termini stabiliti.

Rinnovabili e formazione 

Il decreto include spese per moduli fotovoltaici, sistemi di stoccaggio e trasformatori tra le spese ammissibili. Le strutture devono essere allacciate alla rete dei produttori entro un anno dalla data di completamento del progetto. Questa misura è pensata per favorire l’integrazione delle energie rinnovabili nelle attività produttive, contribuendo ulteriormente alla sostenibilità ambientale.

Inoltre, il decreto specifica le attività formative ammissibili, raggruppate in due categorie: transizione green e transizione digitale. Le aziende potranno beneficiare di incentivi per la formazione del personale in competenze necessarie per la transizione ecologica e digitale, assicurando che i lavoratori siano preparati per affrontare le sfide e le opportunità del futuro.

Rimborso per le spese di certificazione

Una novità importante del decreto è la possibilità di ottenere un rimborso fino a 10.000 euro per le spese sostenute in relazione agli obblighi di certificazione. Questo incentivo è pensato per alleviare il carico finanziario delle imprese che devono conformarsi agli standard richiesti per accedere agli altri benefici del piano. La certificazione è spesso un processo costoso e complesso, e questo rimborso rappresenta un supporto significativo per le imprese che investono in tecnologie sostenibili e innovative.

Misure di semplificazipone e supporto alle Pmi

Il decreto attuativo include una serie di misure per facilitare l’accesso ai finanziamenti, tra cui la semplificazione delle procedure burocratiche per la richiesta dei crediti d’imposta. Queste misure sono particolarmente importanti per le Pmi, che spesso incontrano maggiori difficoltà nel navigare attraverso processi amministrativi complessi.

Monitoraggio e valutazione degli investimenti 

Il decreto prevede anche un monitoraggio continuo dei progressi delle imprese beneficiarie, assicurando che gli investimenti effettuati siano conformi agli obiettivi del piano. Questo monitoraggio sarà effettuato attraverso una serie di indicatori chiave di performance (KPI), che permetteranno di valutare l’impatto delle misure adottate in termini di efficienza energetica e sostenibilità ambientale.

 

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