Il Consiglio dell’Ue ha confermato da Lussemburgo l’intesa raggiunta con gli Stati membri a dicembre, che prevede, tra i punti, l’inclusione di un riferimento allo Stretto di Messina. Questo prevede un “collegamento fisso o un ponte” per collegare Villa San Giovanni a Messina, aprendo la possibilità di accedere ai finanziamenti europei per il progetto. L’inserimento dell’opera, insieme alle linee guida per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, è indispensabile: in questo modo infatti l’Europa potrà stanziare un contributo per la progettazione e poi co-finanziare l’infrastruttura strategica, come è stato fatto per tutte le altre grandi opere realizzate.
Linee guida Ponte sullo Stretto: Italia come hub euromediterraneo
Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha sottolineato l’importanza di questa decisione per il ruolo strategico dell’Italia. «Il Consiglio Ue di oggi ha adottato in via definitiva l’atteso Regolamento TEN-T che ridefinisce la mappa delle grandi Reti di Trasporto Europee. Il lungo e complesso negoziato, condotto dal Mit, guidato dal vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini, consolida il ruolo dell’Italia quale hub logistico euromediterraneo», si legge in una nota del ministero.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto, evidenziando l’importanza strategica dell’Italia nel contesto europeo.
Cinque corridoi strategici
Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha specificato che sono cinque i corridoi europei di trasporto che coinvolgono l’Italia:
- il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo, che attraversa l’Europa da nord a sud;
- il Corridoio Mediterraneo, che taglia il continente in orizzontale ed arriva in Ucraina;
- il Corridoio Mare del Nord-Reno-Mediterraneo, che unisce Genova ai porti del nord-Europa;
- il Corridoio Mar Baltico-Mar Adriatico, arricchito, sul lato italiano, dal prolungamento della “Dorsale Adriatica” fino a Bari;
- il nuovo Corridoio dei Balcani Occidentali, cui l’Italia è connessa da nord, grazie all’inserimento della sezione “Trieste-Lubiana” e da sud, con la nuova tratta “Bari-Durazzo-Skopje-Sofia”.
Linee guida Ue, non solo Ponte sullo Stretto: sviluppi futuri e novità rilevanti
Tra le novità rilevanti per l’Italia, vi è l’inclusione del porto di Civitavecchia quale porto di Roma nella rete centrale, attesa dal 2013, e il nuovo tracciato del Ponte sullo Stretto di Messina. La nota del ministero prosegue sottolineando che il risultato è particolarmente positivo anche per il settore ferroviario italiano.
L’intesa confermata a Lussemburgo segue un approccio di miglioramento della rete in tre fasi, con l’obiettivo di completare entro il 2030 il quadro infrastrutturale della rete centrale e di elettrificare la rete ferroviaria. Entro il 2040, è previsto il completamento della rete centrale estesa per permettere ai treni passeggeri di raggiungere i 160 km/h di velocità, con l’obiettivo finale di completare la rete globale entro il 2050.
Mobilità sostenibile e militare
L’aggiornamento delle linee guida è parte della proposta per una nuova mobilità sostenibile avanzata dalla Commissione europea a dicembre 2021 e rivista a luglio 2022. La revisione, influenzata dalla guerra in Ucraina, esclude i progetti di infrastrutture di trasporto che collegano l’Ue con Russia e Bielorussia e, di contro, rafforza il partenariato infrastrutturale con l’Ucraina e la Moldavia.
Le linee guida pongono l’accento anche sulla cosiddetta “mobilità militare”, incalzando i governi a tener conto delle esigenze militari nella costruzione o nell’ammodernamento delle infrastrutture. Tra gli attuali progetti in fase di costruzione vi sono infatti il tunnel di base del Brennero, che collega Austria e Italia, e la linea ferroviaria ad alta velocità Lisbona-Madrid. L’inclusione del riferimento a un “collegamento fisso o un ponte” per collegare Calabria e Sicilia nel corridoio “Scandinavo-Mediterraneo” apre la strada all’Italia per la costruzione di un’infrastruttura che potrebbe accedere ai finanziamenti europei.
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