Microcredito: tutte le agevolazioni – Finsenas #finsubitoagevolazioni #finsubitoagevolazioni

Hai una nuova attività imprenditoriale o vuoi realizzare nuovi investimenti per la Tua impresa? Il microcredito, che consiste in prestiti di piccoli importi agevolati dal fondo di garanzia, può rappresentare la giusta Soluzione!

Le principali agevolazioni del microcredito sono riassumibili in 6 punti:

1. il fondo di garanzia statale garantisce l’importo all’80%
2. la prima rata si può rimborsare dopo 6 mesi
3. non occorrono firme di garanzia sul prestito
4. il prestito dura 6 anni
5. il tasso d’interesse agevolato
6. finanzia anche l’IVA

Microcredito: origini

Per risalire alle origini del microcredito bisogna spingersi fino al Medioevo e ai Monti di Pietà, per arrivare alla fine del XIX secolo, alle prime Casse rurali e banche popolari.

Nel 1883 Leone Wollemborg fonda la Cassa Cooperativa dei Prestiti a cui seguiranno Casse Rurali e le Banche di Crdito Cooperativo (BCC).

Alla base del microcredito c’è la fiducia: l’idea è di accordarla alle persone, alle idee, ai progetti imprenditoriali.

La caratteristica principale delle BCC oggi, come oltre 100 anni fa, risiede nel loro approccio orientato all’educazione rivolta all’autoaiuto e nella gestione democratica dei beni di una comunità.

Microcredito: chi può ottenerlo e quali spese finanzia

Hanno accesso al microcredito:

• tutti i soggetti, senza alcun limite di età, che hanno l’aspirazione di diventare imprenditori e che non siano segnalati in CRIF
• chi si trova in una situazione di vulnerabilità sociale ed economica
• i professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni
• le imprese individuali formate da meno di 5 anni e con non oltre 5 dipendenti
• società di persone, S.r.l., S.r.l.s. costituite da meno di 5 anni e con non oltre 10 dipendenti.

Il microcredito finanzia:

• beni strumentali
• liquidità utile all’acquisto di merci e materiali di consumo

In termini generali si parla di microcredito d’impresa, laddove s’intende favorire il diritto all’iniziativa economica, e di microcredito sociale, laddove si vuole sostenere famiglie in difficoltà.

Microcredito: attività di monitoraggio

Microcredito: attività di monitoraggio

Per assicurarsi che il finanziamento vada a buon fine, il microcredito prevede assistenza tecnica iniziale e costante attività di monitoraggio.

Chi eroga il prestito in Italia è sostenuto dal Fondo di Garanzia per il Microcredito, nato nel 2014 e che prevede che le banche debbano garantire almeno due tra i seguenti servizi:

• dare supporto nella definizione del business plan
• formare sulle tecniche relative all’amministrazione e all’uso di tecnologie
• definire le strategie di marketing
• dare supporto per problemi legati agli aspetti legali e fiscali.

Questi elementi caratterizzano fortemente il microcredito rendendolo direttamente coinvolto nei progetti che va a finanziare.

Il credito ottenuto può essere utilizzato per l’acquisto di beni utili all’attività come leasing, microleasing finanziario e per spese di vario tipo (retribuzione dipendenti, polizze assicurative, formazione, etc.).

Microcredito e le imprese sociali

Come già sottolineato, l’aspetto etico in questo ambito è molto importante e, per questa ragione, un’impresa sociale può trarne svariati vantaggi. A tal proposito, la Commissione Europea e il Fondo Europeo Investimenti, portano avanti il programma EaSI a favore delle imprese sociali. L’EaSI consiste in una garanzia a sostegno degli imprenditori che non erano finanziabili. Gli intermediari finanziari sono istituti di microfinanza e garanzia banche e società di leasing scelte tra le molteplici che operano nei paesi della UE.

Microcredito PMI

Il microcredito consente l’accesso a finanziamenti che non devono superare i 40.000 euro erogati da banche, intermediari finanziari e società di leasing convenzionate.

Può essere adoperato per:

• interventi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria dei beni immobili
• impianti ed attrezzature (anche usati)
• programmi informatici
• spese varie (materie prime, utenze e canoni di locazione, corsi di formazione, pagamento nuovi dipendenti, etc.).

Si rivolge a chi vuole aprire un’attività ed alle imprese di piccole e medie dimensioni già operative e con non oltre 5 dipendenti.

Decreto Liquidità

Il Decreto Liquidità (DPCM 8 aprile 2020 n. 23) prevede una serie di misure a sostegno di imprese, autonomi, professionisti, artigiani.

La richiesta da fare alla tua banca di riferimento dev’essere corretta sia dal punto di vista formale che dal punto di vista sostanziale, vale a dire che dev’essere corredata di tutta la documentazione utile alla banca per valutare il tuo grado di affidabilità.

In questi casi è fondamentale farsi aiutare da uno specialista di settore in grado di offrire una valutazione completa ed esaustiva.

La prima cosa da individuare è di quanti soldi necessita l’azienda in difficoltà.

Fino a 25.000 euro la procedura da seguire è molto semplice: basta compilare un modulo scaricabile online e presentare documento d’identità, ultimo bilancio depositato, partita IVA, iscrizione all’albo o all’ordine professionale se sei un libero professionista.

Per importi superiori (fino a 5 milioni di euro) prevedono considerazioni diverse per le quali ti consigliamo la consulenza gratuita dei nostri esperti.

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