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A Roma, seppure in versione estremamente ridotta, si conferma anche per il prossimo anno l’erogazione del contributo all’affitto. “Con una riunione straordinaria di giunta abbiamo approvato uno schema di convenzione che ci consente, con il supporto della Fondazione Roma, di procedere all’erogazione del contributo che il governo nazionale ha deciso di eliminare, anche per il prossimo anno”, ha annunciato oggi il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in Campidoglio.

La Fondazione Roma, ente benefico che risale all’istituzione del Monte della Pietà nel 1539, donerà un milione di euro al Comune di Roma e le risorse, secondo le stime effettuate dal dipartimento Patrimonio capitolino, potranno sostenere circa un migliaio di famiglie, con redditi annui sotto i 14 mila euro e con canoni di locazione che superano il 24 per cento del reddito totale. La platea è stata calcolata sul numero dei richiedenti del 2022 e sulla base dei parametri che saranno indicati nel bando che sarà pubblicato a ottobre del 2024 e rimarrà aperto fino a febbraio del 2025 per la raccolta delle istanze. Si passa, tuttavia, dall’erogazione del sostegno a circa 29 mila famiglie, con risorse statali superiori a 15 milioni, a un fondo totale di un milione. “Per questo – ha spiegato l’assessore alle Politiche abitative di Roma, Tobia Zevi – abbiamo dovuto fare una scelta sulla platea dei potenziali beneficiari”. Potranno richiedere il contributo le famiglie che, oltre ad avere i requisiti previsti sul reddito, hanno avuto un figlio nel 2023 o nel 2024, hanno due o più figli minorenni a carico, un figlio minorenne con disabilità.

Oggi nella Sala delle Bandiere in Campidoglio il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e il presidente della Fondazione Roma, Franco Parasassi, hanno illustrato i dettagli della delibera di giunta e della conseguente convenzione tra il Comune e la Fondazione che consentirà l’operazione. La donazione messa in campo dalla Fondazione è pari a un quinto della voce di spesa che annualmente a bilancio viene stanziata per le iniziative di terzi, a fronte di un totale annuo di 30 milioni destinati dalla Fondazione a tutti i progetti. “Quello che presentiamo oggi è un intervento di natura assistenziale – ha precisato Parasassi -. Ci piacerebbe, però, svolgere a Roma anche interventi di sviluppo economico e sociale. Con questa donazione ogni famiglia avrà un contributo pari a uno o due mesi di locazione l’anno”. Il numero dei beneficiari, tuttavia, considerate eventuali modifiche anagrafiche e occupazionali non rilevate nel 2022, ultimo anno di richieste per l’erogazione del tributo nel 2023, potrebbe essere più ampio. “In quel caso – ha sottolineato l’assessore Zevi – il totale della donazione sarà distribuito tra più nuclei familiari, quindi con un contributo pro-capite un po’ più basso”.

Il bando si svolgerà in modalità completamente digitale e questo consentirà all’amministrazione comunale di essere tempestiva nella valutazione delle domande e, di conseguenza, nell’erogazione del sostegno ai beneficiari. “Il contributo all’affitto riguarda una fascia di popolazione che ha un reddito che risulta alto per accedere lla casa popolare e basso per accedere a una locazione a prezzi di mercato nella Capitale”, ha ricordato il presidente della commissione Politiche abitative di Roma, Yuri Trombetti del Partito democratico.

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