Per extraprofitto si intende un incremento improvviso dei profitti legato perlopiù ad eventi eccezionali come variazioni della domanda di prodotti bancari, politiche adottate da banche centrali e, come nella fattispecie, dall’aumento dei tassi di interesse imposto dalla BCE per fronteggiare l’inflazione.
Il governo Meloni ha introdotto una tassa sugli extraprofitti delle banche con il decreto Omnibus del 10 agosto 2023. La decisione è stata presa in risposta alla stagione di rialzi dei tassi di interesse decisi dalla Banca Centrale Europea, che ha portato ad un aumento delle rate dei mutui a tasso variabile. L’obiettivo della tassa è quello di “giustizia sociale”, con i proventi che saranno quindi destinati ad aiutare i mutui per la prima casa e a ridurre le tasse.
L’aliquota applicata è del 40% e si basa su una serie di fattori, tra cui il margine d’interesse relativo agli esercizi precedenti.
Le banche italiane, tra cui Intesa Sanpaolo, Unicredit, Bper, Banco Bpm e Mps, hanno registrato un aumento del margine d’interesse nel primo semestre del 2023 che supera il 50% rispetto all’anno precedente. Questo aumento è stato influenzato dall’incremento dei tassi di interesse deciso dalla BCE, che ha portato a un aumento dei costi del denaro per le famiglie e le imprese senza un corrispondente aumento dei rendimenti sui conti correnti.
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