Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
#finsubitoaste
#finsubitoaste Lazio
01_post_Lazio
Agevolazioni
Agevolazioni #finsubito
Alghero aste
Cagliari aste
Emilia Romagna aste
Italia aste
Lazio aste
Lombardia aste
News aste
Olbia aste
Post dalla rete
Roma aste
Sardegna aste
Sassari aste
Toscana aste
Video dalla rete
Video Zes agevolazioni
Zes agevolazioni
   

Prestiti personali immediati

Mutui e prestiti aziendali


Bruxelles – Avanti con il rilancio dell’industria delle difesa, con l’incognita finanziaria tutta da sciogliere e su cui ci si dà appuntamento al prossimo anno. I capi di Stato e di governo dell’Ue confermano l’intenzione di rilanciare il comparto industriale del settore, divenuto una necessità alla luce delle turbolenze geopolitiche, ma con un esecutivo comunitario in fase di scioglimento e ricomposizione, il tutto è inevitabilmente rinviato al 2025.

Le conclusioni del vertice del Consiglio europeo danno indicazioni di massima, eppur chiare. “Il Consiglio europeo invita la Commissione e l’Alto rappresentante a presentare opzioni sviluppate, che saranno discusse dal Consiglio, per i finanziamenti pubblici e privati ​​volti a rafforzare la base industriale e tecnologica di difesa e ad affrontare le carenze critiche in termini di capacità”.

Rispetto alle scorse riunioni dei leader non sembra essersi mosso granché. Il vero nodo sono risorse che non ci sono, come già emerso negli impegni di sostegno all’Ucraina che ha messo a nudo i limiti di un’Ue ambiziosa ma in difficoltà in termini di soldi. C’è un blocco di Paesi (Danimarca, Svezia, Paesi Bassi, e la Germania che fa capofila) contraria all’idea di strumento di spesa comune nel settore. L’imperativo è certamente “spendere meglio” e “aumentare la spesa nella difesa”, espressione, quest’ultima, che vuole impegni nazionali.

In realtà i leader europei lasciano il tavolo con gli stessi ritardi di sempre. Ritardi politici, innanzitutto. La necessità di un cambio di passo in materia di difesa risale a quasi dieci anni. Era il 2015 quando Jean-Claude Juncker, allora presidente della Commissione Ue, invitava gli Stati membri a procedere verso un esercito europeo per mandare un messaggio a Mosca. Quello che è cambiato da allora è soprattutto nelle politiche del Cremlino nel deterioramento dei rapporto con una federazione russa contro cui l’Ue, al netto degli impegni e dei proclami, sta lavorando molto poco in termini pratici.

L’esercito europeo non si farà, anche perché i progressi in materia di integrazione nell’ambito della difesa, viene messo nero su bianco, dovranno avvenire “fatto salvo il carattere specifico della politica di sicurezza e di difesa di alcuni Stati membri”. Avanti in ordine sparso, dunque. Cercando di capire dove e come trovare i soldi, con calma, e facendo leva sulla Banca europea per gli investimenti. Il Consiglio europea invita la Bei “a valutare e adattare ulteriormente, ove opportuno, la sua politica di prestiti all’industria della difesa, salvaguardando nel contempo la sua capacità di finanziamento”. AAA difesa cercasi. Ma si continua a cercare ancor più il modo di sostenerla.

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Prestiti personali immediati

Mutui e prestiti aziendali

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui