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Un mercato sempre più vivace quello dei prestiti personali nel nostro Paese. Nonostante un 2023 caratterizzato da inflazione e tassi di interesse elevati che hanno scoraggiato il ricorso al credito da parte di famiglie e privati, il mercato dei prestiti personali ha retto. Il comparto ha registrato un lieve calo finanziamenti erogati (-1,6% rispetto al 2022) a fronte di un incremento nel numero di operazioni finanziate (+14,2%), con una generale tendenza verso prestiti di importo più contenuto. Un settore che in Italia conta oltre 25 mld di euro in volume di prestiti personali erogati con circa 66 mld di euro di crediti in essere. 

“Kiron Partner SpA, che da oltre 15 anni collabora con le principali società specializzate nel credito al consumo per l’intermediazione di prestiti personali – precisa Renato Landoni, Presidente Kìron Partner spa – nel 2023 ha ulteriormente arricchito la gamma di prodotti che, unitamente ai mutui casa, vengono offerti ai clienti per soddisfare esigenze di liquidità (per ristrutturazione della casa, acquisto dell’auto, spese familiari) registrando un incremento dell’erogato complessivo rispetto al 2022 pari all’ 84,4%, con prospettive di crescita a doppia cifra anche per il 2024”. 

Analizzando i volumi dei prestiti intermediati da Kìron nel 2023, osserviamo una tendenza opposta al mercato di riferimento con un incremento nel ticket e nella durata media delle operazioni finanziate. Il ticket medio, pari a 12.494 euro, è maggiore rispetto alla media di mercato (+39%) ed in crescita rispetto ai prestiti personali erogati nel 2022 (+14%). 

Si osserva anche un aumento nella durata media del piano di ammortamento che passa da 65 mesi nel 2022 a 80 mesi nel 2023. I clienti sembrano, quindi, aver preferito rateazioni più lunghe e rate più sostenibili. 

Il 46% delle operazioni di finanziamento è stata erogata nell’Italia settentrionale, il 20% nell’Italia centrale mentre il 35% al sud e nelle isole.

Uno sguardo alla provenienza geografica dei clienti evidenzia che il 71,5% è di nazionalità italiana, il 13,3% di nazionalità europea ed il 15,2% extra-europea. La presenza di clienti stranieri è particolarmente accentuata al nord dove è pari al 42% e al centro dove si attesta al 38% mentre è meno rilevante al centro e nelle isole (< 5%).

L’età media dei richiedenti è di 43,5 anni, con una segmentazione che denota un maggior ricorso al credito da parte delle fasce più giovani e under 45 anni, che rappresentano oltre il 56% del totale. Il 71,8% dei richiedenti è di genere maschile.

Per quanto concerne la professione, l’82% dei clienti sono dipendenti del settore pubblico o privato, il 9% svolge un lavoro autonomo o libero professionale, mentre il 7% è in pensione. È bene evidenziare che, seppure in minima parte, anche i clienti che hanno contratti a termine o altre forme di reddito riescono ad accedere al prestito personale.

“In un contesto di forte incertezza e instabilità – conclude Landoni, Presidente Kìron Partner SpA – le famiglie hanno ridimensionato i progetti di spesa mentre le società specializzate hanno cercato di contenere il rischio rendendo più stringenti i requisiti di accesso al credito, soprattutto per gli importi più elevati. È certamente un mercato molto interessante e ricco di opportunità che, dopo alcuni anni di difficoltà, sta rapidamente tornando su livelli pre-pandemici. Come Kìron continuiamo a presidiare il settore e ci aspettiamo ulteriori margini di crescita, in particolare a partire dal 2025 quando il mercato tornerà ad espandersi con maggiore vigore grazie anche alla diminuzione attesa nel costo del funding ed allo stabilizzarsi della situazione economica”. 

 

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