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Applausi e contestazioni hanno accolto l’arrivo del premier israeliano Benyamin Netanyahu nella sala dell’ Assemblea Generale dell’Onu per pronunciare il suo discorso: il presidente dell’assemblea ha dovuto richiamare all’ordine i presenti mentre alcune delegazioni abbandonavano la sala. «Il nostro nemico non vuole distruggere solo noi israeliani ma anche la nostra civiltà e portarci nell’area scura della loro dittatura», ha affermato Netanyahu prendendo la parola. «Ci stiamo difendendo, ma stiamo anche difendendo voi da un nemico comune che attraverso la violenza e il terrore cerca di distruggere il nostro stile di vita», ha ribadito ricordando come l’attacco del 7 ottobre sia arrivato proprio mentre «era vicino l’accordo di normalizzazione con l’ Arabia Saudita». Un messaggio all’Iran: «Se ci colpirete vi colpiremo». In conclusione su Gaza: «Non ci fermeremo fino a quando non avremo portato in salvo gli ostaggi». Quanto a Hezbollah, nessuna tregua: «Israele continuerà a colpire finché non saranno raggiunti tutti gli obiettivi».
Mentre Netanyahu interveniva all’assemblea dell’Onu, un attacco missilistico ha devastato 6 grossi edifici a Beirut nel tentativo di uccidere Hassan Nasrallah e i dirigenti di Hezbollah. Ieri mattina una raffica di dieci razzi è stata lanciata dal Libano verso il Nord di Israele: alcuni sono stati intercettati mentre altri hanno colpito aree disabitate. Secondo Al Jazeera, i raid israeliani hanno causato la morte di più di 700 persone da lunedì.
Dopo Kamala Harris anche l’altro candidato alla presidenza degli Stati Uniti, Donald Trump, ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a New York. L’incontro si è svolto alla Trump Tower di Manhattan. E stavolta i toni sono stati cordiali: si sono manifestati stima reciproca. «Contiamo molto sul sostegno americano, a prescindere da chiunque vincerà le elezioni», ha dichiarato senza infingimenti Zelensky. Il tycoon ha ha ribadito il suo «buonissimo rapporto con il presidente Vladimir Putin» e la volontà di giungere ad un accordo di pace tra Russia e Ucraina. Trump ha anche ricordato la telefonata con Zelensky del 2019 che divenne oggetto del primo impeachment dell’allora presidente degli Stati Uniti, e ha lodato pubblicamente il leader ucraino per essersi dimostrato un uomo «d’acciaio». «Noi», ha concluso Zelensky, «abbiamo un punto di vista in comune: la guerra in Ucraina deve essere fermata».
Ieri il Consiglio dei ministri ha esaminato un decreto legge sui flussi dei lavoratori immigrati e sulla tutela alle vittime di caporalato, un decreto legge per il contrasto alle violenze contro gli operatori sanitari negli ospedali, un disegno di legge in materia di sicurezza delle attività subacquee nonché l’aggiornamento del piano strutturale di bilancio di medio termine.
«Il decreto legge che introduce l’arresto differito in caso di aggressioni a medici e infermieri è un provvedimento molto importante: siamo certi che avrà forte effetto deterrente», ha spiegato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio. «Per le aggressioni in ospedale è già previsto l’arresto in flagranza. Ma in questo caso la flagranza è estesa come una sorta di “quasi flagranza” nell’ambito delle 48 ore successive», ha aggiunto il Guardasigilli. «Si tratta di un arresto differito quando è impossibile effettuare arresto nell’immediato. Ora c’è la possibilità di differire questo arresto non appena identificati gli autori del reato comunque, anche se non oltre le 48 ore. Nordio ha ringraziato il ministro Orazio Schillaci per un’«iniziativa arrivata dal Ministero della Salute che ha trovato subito concordia con Ministero della Giustizia». La norma modifica anche l’articolo 365 del codice penale prevedendo una pena aggravata per chi danneggia beni mobili o immobili all’interno o nelle pertinenze di strutture sanitarie o socio-sanitarie residenziali o semiresidenziali, pubbliche o private, compresi beni di medici e personale sanitario: reclusione da uno a cinque anni e multa fino a 10.000 euro e la pena è aumentata se il fatto è commesso da più persone riunite.
Il via libera al decreto legge di riforma delle regole per i flussi di migranti arriverà al prossimo Consiglio dei ministri che è fissato per mercoledì prossimo alle 11: servono «ulteriori approfondimenti». Nella bozza diventa irricevibile la domanda del datore di lavoro che nel triennio precedente non ha sottoscritto il contratto di soggiorno. Entro 8 giorni, infatti, dall’ingresso in Italia il lavoratore straniero ed il datore di lavoro devono sottoscrivere il contratto di soggiorno.
Il ministro Nello Musumeci in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri ha illustrato il provvedimento in materia di attività subacquee: «Diamo corpo e sostanza al dominio subacqueo che per l’80% è sconosciuto all’uomo e alle cartografie e sempre più al centro del mondo militare e dell’industria. Il Piano del Mare, già da noi presentato, riserva una specifica rilevanza ai temi della dimensione subacquea. Bisogna dare una regola alla crescente antropizzazione del mondo subacqueo. In un confronto durato mesi siamo arrivati a un ddl che riteniamo organico che si compone di 35 articoli, suscettibili di leggere variazioni, in corso di esame del parlamento. Una proposta che fa dell’Italia uno dei primi paesi membri di dotarsi di regole».
Il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti ha presentato in Consiglio dei ministri il Piano strutturale di bilancio aggiornato. L’andamento del debito pubblico italiano nei prossimi anni, soprattutto nel periodo 2024-2026, «continuerà a essere fortemente condizionato dall’impatto sul fabbisogno di cassa delle compensazioni d’imposta legate ai Superbonus edilizi introdotti a partire dal 2020». Partendo da una stima del 3,8% del Pil per l’anno in corso (più bassa del 4,3% stimato ad aprile), il Governo si pone l’obiettivo di un rapporto deficit/Pil al 3,3% nel 2025 e al 2,8% nel 2026. Numeri che consentiranno di uscire dalla procedura per deficit eccessivo.
Dura reazione dell’opposizione alla proposta del Bonus Natale di 100 euro approvato con un emendamento del Governo al decreto legge Omnibus alla Camera. «Meloni che aveva detto che era finita la stagione dei bonus introduce il bonus natalizio per le famiglie ma solo se sono sposate: benvenuti a Kabul». Lo ha detto Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e parlamentare di Avs. «Un altro bonus (non volevano cancellarli?!) ma non per le famiglie di fatto. Aiutano solo quella tradizionale (che neanche loro hanno). Escludono lavoratori non dipendenti e incapienti. Niente per aumentare i salari. Una destra ipocrita, che discrimina tra i fragili», ha detto Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera. E la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi sottolinea che «si tratta di somme che ben potrebbero essere destinate a strumenti strutturali che consentirebbero di poter far conto su queste erogazioni anche per gli anni a venire», ha continuato. Infine, «la modalità di erogazione di dette somme esclude ancora una volta il lavoro non dipendente e soprattutto le persone incapienti che più di qualunque altra categoria avrebbero necessità e diritto a erogazioni aggiuntive. In ultimo arriva la conferma dell’esclusione delle famiglie di fatto e/o senza figli». «A tutti gli esclusi non resta che sperare nella Befana», ha ironizzato Ilenia Malavasi, deputata del Pd nella commissione Affari sociali.
Il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano, sulla prossima apertura dei centri in Albania ha chiarito che la realizzazione dei centri «ha conosciuto difficoltà per la natura del terreno, problematiche emerse in corso d’opera ed eventi atmosferici sfavorevoli avvenuti sia ad agosto che qualche giorno fa. Al più tardi entro la prima decade di ottobre» la struttura «sarà consegnata per i collaudi e dopo qualche giorno pienamente operativa».
Il Comune di Milano ha approvato in giunta il ricorso contro l’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi. Lo ha annunciato il sindaco di Milano Giuseppe Sala. «Ci siamo associati al ricorso che hanno fatto altri comuni ma per le tempistiche non so ancora dire», ha spiegato Sala. «Berlusconi non ha bisogno di intitolazioni. Berlusconi è quello che ha lasciato, a prescindere dal “ti dedico la via, la piazza”. Berlusconi ha lasciato un’eredità. A me ha cambiato la vita da così a così e a tanti, forse a tantissimi, a tutti quelli che hanno lavorato con lui ha cambiato la vita. E Berlusconi è questo», gli ha replicato Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset.
Sono 77 i rinviati a giudizio nell’inchiesta Euro Green Pass della procura di Ancona su un giro di false vaccinazioni per ottenere il green pass durante la pandemia.
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