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Con l’introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN) per gli affitti brevi, per migliorare la trasparenza e la regolamentazione delle strutture ricettive, dal 25 settembre 2024, i gestori delle strutture ricettive trasmetteranno i dati degli alloggiati all’Agenzia delle Entrate in forma anonima e aggregata.
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Al via il controllo fiscale nel settore turistico
Dal 25 settembre 2024 sarà introdotto un nuovo obbligo che rappresenta un ulteriore passo verso la digitalizzazione e il miglioramento delle procedure di monitoraggio nel settore ricettivo.
L’Agenzia delle Entrate, a seguito del Provv. 367929/2024, avrà accesso a dati fondamentali per il controllo delle dichiarazioni fiscali, garantendo una gestione più rigorosa e trasparente delle locazioni brevi e delle attività ricettive in generale. Attraverso la cooperazione con il Ministero dell’Interno, l’Agenzia potrà monitorare meglio i flussi turistici e confrontarli con le dichiarazioni fiscali dei gestori.
Questo nuovo processo semplifica la trasmissione dei dati per le strutture ricettive, riducendo i tempi e i costi legati alle pratiche burocratiche. Si tratta di una misura importante che va a rafforzare i controlli su un settore che rappresenta una parte significativa dell’economia italiana.
Il turismo e le locazioni brevi, infatti, sono un ambito dove spesso si possono verificare irregolarità fiscali, e questo nuovo sistema di trasmissione dei dati mira a combattere tali fenomeni, assicurando che ogni attività operi nel pieno rispetto delle normative fiscali.
Obbligo di trasmissione online: una svolta per le strutture ricettive
I dati delle persone alloggiate, come previsto dall’articolo 109, comma 3 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), dovranno essere trasmessi all’Agenzia delle Entrate.
Tale trasmissione sarà effettuata in forma anonima e aggregata, grazie alla piattaforma online “Alloggiati Web” del Ministero dell’Interno. Il portale, già utilizzato dalle strutture per comunicare i dati alla Polizia di Stato, rappresenta ora il punto di raccordo per inviare le informazioni anche all’Agenzia delle Entrate, come stabilito dal Provvedimento n. 367923 del 25 settembre 2024.
Questa misura è stata introdotta in attuazione del decreto interministeriale dell’11 novembre 2020 e ha lo scopo di migliorare la trasparenza e il controllo fiscale nel settore ricettivo.
Grazie a tale sistema, le strutture che forniscono alloggio, siano esse alberghi, bed & breakfast o case vacanza, dovranno inviare in modo sicuro e standardizzato i dati relativi ai propri ospiti. Il nuovo Allegato 1, denominato “Tracciato_Record_AlloggiatiWeb”, introduce specifiche tecniche per la gestione dei dati e aggiorna il precedente Allegato A del DM dell’11 novembre 2020.
Le modalità di trasmissione e il ruolo dell’Agenzia delle Entrate
Come accennato, la raccolta dei dati avviene attraverso il portale “Alloggiati Web”, già utilizzato dai gestori per adempiere agli obblighi di comunicazione delle persone alloggiate alla Polizia di Stato.
Tuttavia, con l’entrata in vigore del nuovo provvedimento, questi dati non verranno più trattati solo per finalità di sicurezza pubblica, ma anche per scopi fiscali. Le informazioni, in forma anonima e aggregate per struttura, verranno inviate all’Agenzia delle Entrate, secondo le modalità tecniche previste dall’Allegato 1 del nuovo provvedimento. Questo consentirà di incrociare i dati relativi alla permanenza nelle strutture ricettive con quelli dichiarati per fini fiscali, migliorando il monitoraggio delle attività e la lotta all’evasione.
L’anonimizzazione e l’aggregazione dei dati garantiscono il rispetto della privacy degli ospiti, proteggendo le loro identità durante tutto il processo. La trasmissione automatizzata riduce il rischio di errori o omissioni, assicurando al tempo stesso una maggiore efficienza amministrativa.
Questo sistema non coinvolge solo i grandi alberghi, ma anche i proprietari e i gestori di locazioni brevi, che rientrano negli obblighi previsti dall’art. 109, comma 3 del TULPS. L’obiettivo finale è quello di aumentare la trasparenza e l’efficacia del sistema fiscale legato al turismo e alle locazioni brevi, un settore in continua crescita e con un impatto economico rilevante.
Ricordiamo che, ad oggi, sono stati rilasciati 170.710 codici su 500.684 strutture registrate, corrispondenti al 34,10% del totale. La Basilicata guida la classifica con il 59,92% di codici rilasciati, seguita dalla Lombardia (43,78%) e dal Molise (40,09%). Invece, fanalino di coda della classifica sono Friuli-Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Marche e Liguria.
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