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diElisabetta Andreis
L’intervento per l’efficienza energetica in 16 palazzine. Per gli oltre mille inquilini che li abitano (sono seicento alloggi) significa un risparmio complessivo dei costi in bolletta da 350 mila euro l’anno
Sedici palazzine di edilizia pubblica tra la Barona e Baggio sono state riqualificate dal punto di vista energetico con il Superbonus al 110 per cento. Per gli oltre mille inquilini che li abitano (sono seicento alloggi) questo significa un risparmio complessivo dei costi in bolletta da 350 mila euro l’anno. «In Italia è tra le più grandi operazioni di questo tipo: terra-cielo, su edifici totalmente pubblici e così complessi — nota con un certo orgoglio Simone Dragone, presidente di Mm, gestore del complesso dal 2014 —. Non è stato facile utilizzare il Superbonus, che è stato pensato più per gli interventi privati che per l’Erp». In particolare Mm, per un cavillo della legge nazionale che regola l’edilizia, «non può contare sui benefici fiscali derivanti dai bonus ordinari: questa è una distorsione che sarebbe auspicabile eliminare», lancia l’appello il presidente. La riqualificazione ha portato benefici in termini di efficienza energetica e quindi economica «ma anche di natura estetica e nella qualità della vita per gli inquilini che durante i lavori non hanno mai dovuto lasciare le loro case».
In dettaglio si tratta di fabbricati costruiti negli anni ’60 in via Coppin e via Bagarotti, da una sponda all’altra del Naviglio Grande: presentavano classi energetiche F e G, ora trasformate in classe C. «L’intervento ha comportato un risparmio complessivo di energia primaria non rinnovabile di 1.505.000 kWh/anno e una riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera di circa 700.000 Kg/anno», precisa Mm. Il processo è durato tre anni, non poco. A novembre 2021 Mm pubblica il bando di gara per la riqualificazione di due centrali termiche di proprietà comunale e 22 palazzine (poi diminuite a 16, di cui sei torri e dieci a «stecca»). Tre mesi dopo viene formalizzata l’aggiudicazione al raggruppamento temporaneo di imprese composto da A2A Calore e servizi e Colombo costruzioni. Ad ottobre di due anni fa parte così il cantiere, terminato lo scorso dicembre. E ora le palazzine sono state restituite completamente rinnovate alla città .
In generale Milano, proprio durante la Green week, si è impegnata a promuovere 150 azioni per raggiungere entro il 2030 la «neutralità climatica»: sono miliardi di valore complessivo degli interventi di cui 2,6 di competenza del Comune e 3,3 a carico delle altre parti interessate che in questo contesto fanno rete: società partecipate, università , imprese e sviluppatori, cooperative edilizie. Ha spiegato il sindaco Beppe Sala: «Se con il Piano Aria Clima il nostro orizzonte d’azione era fissato al 2050, ora con il Milano Climate City Contract stringiamo i tempi. Il Comune è impegnato direttamente in circa 50 delle 150 azioni, progetti già finanziati e quindi realizzabili». Tra gli obiettivi fissati, nodo cruciale è «l’efficientamento energetico degli edifici pubblici e la riqualificazione di sessanta edifici di proprietà pubblica tra Erp, scuole, cultura e altri servizi in collaborazione con Mm».
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