A caccia di unicorni: quali sono le startup più promettenti in Italia #finsubito prestito immediato

Non c’è sport preferito dai venture capitalist come la caccia all’unicorno. Eppure di startup che raggiungono un valore pari o superiore al miliardo di dollari in Italia se ne contano poche. Ma l’autunno porta con sé eventi, come l’appena trascorsa Rome Future Week, in cui le aziende agili hanno l’occasione di incontrare investitori interessati a scommettere sui loro progetti.

Capsule Corporation

Una di queste è la milanese Capsule Corporation, attiva nella costruzione di propulsori ad acqua da assemblare sui satelliti dei clienti. «Abbiamo reso la space economy sostenibile utilizzando un propellente non inquinante capace di far rientrare i veicoli nell’atmosfera senza trasformarli in spazzatura spaziale – sottolinea Francesco Marino, ceo di Capsule Corporation –. Una tecnologia sviluppata presso TakeOff, l’acceleratore di Cassa depositi e prestiti Venture Capital di Torino, in collaborazione con la società aerospaziale Avio».

pOsti

Si districa invece tra le diverse opportunità offerte dall’intelligenza artificiale la romana pOsti, giovane impresa intenta ad aiutare produttori locali e ristoratori a raccontare il settore enogastronomico. «I nostri assistenti virtuali attingono informazioni dai dataset dei consorzi agroalimentari e attraverso ologrammi e totem formano gli utenti sulle eccellenze italiane – afferma Virgilio Maretto, ceo di pOsti –. Inoltre abbiamo elaborato un cubo immersivo dove le persone possono sperimentare la realtà aumentata e conoscere l’editing genomico delle piante, con cui rendiamo le colture più resistenti a siccità e malattie».

Overflo

Dalla correzione del dna vegetale all’aggiustamento delle infrastrutture con Overflo. «Efficientiamo il monitoraggio delle strade attraverso un dispositivo fotografico da montare sui mezzi delle pubbliche amministrazioni: le immagini vengono salvate nel cloud e utilizzate per un’analisi di asfalto e segnaletica orizzontale in tempo reale – spiega Fabio Lorenzini della ditta Overflo –. Il rendimento ottimale lo si ha sfruttando la flotta impiegata per la differenziata: la bassa velocità e la capillarità della raccolta dei rifiuti portano a una mappatura fedele del centro abitato».
Viceversa la capitolina Bufaga si propone come obiettivo quello di combattere l’inquinamento. «Purifichiamo l’aria posizionando colonnine nelle metropolitane e dispositivi a bordo dei veicoli – dice Serena Mignucci, ceo di Bufaga –. Entrambi sono dotati di filtri riciclabili che bloccano le paricelle nocive aspirate da una ventola».

Unexpected Italy

Infine la startup pugliese Unexpected Italy ha pronta una soluzione al problema dell’overtourism. «Promuoviamo il turismo del Made in Italy – precisa Elisabetta Faggiana, ceo di Unexpected Italy –. Nella nostra app si possono trovare botteghe storiche, artigiani di qualità, sagre e mercati che fanno immergere il visitatore nell’autentico spirito della città. Un itinerario alternativo a quelli più inflazionati».

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