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Più sinergia tra industria, università e istituzioni: la ricetta di Afil per vincere le sfide del manifatturiero #finsubito prestito immediato

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Christian Colombo, ceo di Ficep e presidente di Afil

«La sinergia tra industria, centri di ricerca, università e istituzioni è necessaria perché le sfide che la manifattura deve affrontare sono multidimensionali e complesse, e nessuno di questi attori può superarle da solo. Ogni soggetto apporta competenze e risorse uniche che, combinate, generano un impatto più forte e soluzioni più efficaci, a beneficio di tutti». A parlare è Tullio Tolio, docente di manufacturing systems engineering al Politecnico di Milano nonché presidente del comitato tecnico-scientifico di Afil. Frasi pronunciate nel corso dell’Assemblea Generale dei Soci dell’Associazione Fabbrica Intelligente Lombardia. Questa è il Cluster Tecnologico Lombardo per il Manifatturiero Avanzato. La missione di Afil è quella di creare un ecosistema regionale di innovazione, con l’obiettivo di raccogliere le istanze delle aziende, posizionarsi rispetto alle politiche industriali regionali e supportare la competitività del manifatturiero lombardo. Tale impegno si traduce anche in una collaborazione con Regione Lombardia, affinché le sue iniziative e politiche siano adeguate ai bisogni reali delle imprese.

Ma a quali sfide si riferisce Tolio? Riguardano innanzitutto la capacità delle imprese di adattarsi ad un contesto globale competitivo, soprattutto a fronte della concorrenza asiatica. In questo senso, la trasformazione digitale e l’innovazione tecnologica sono essenziali per migliorare i processi, mentre la sostenibilità diventa un obiettivo imprescindibile, spingendo le aziende a ridurre l’impatto ambientale e ad adottare modelli di economia circolare. Tuttavia, l’incertezza nei finanziamenti e la scarsità di risorse naturali complicano il panorama, rendendo necessaria una gestione più efficiente delle materie prime, specialmente per la produzione di apparecchiature energetiche. Secondo Tullio Tolio, «se l’Europa non produce queste apparecchiature internamente, dovrà importarle con un conseguente aggravio di costi. Pertanto, sviluppare capacità di produzione locale risulta essenziale per sostenere la transizione energetica in modo economicamente vantaggioso».

Parallelamente, le imprese devono adattarsi ai nuovi modelli di business, come la platform economy ed il pay-per-use, che offrono maggiore flessibilità operativa, ma richiedono un ripensamento strategico. L’implementazione di processi di remanufacturing è cruciale per riconfigurare le macchine e ridurne l’impatto ambientale. Il gap di competenze, invece, costituisce un ulteriore ostacolo, rendendo necessaria una formazione continua per gestire le nuove tecnologie necessarie per la produzione.

Tullio Tolio, docente di manufacturing systems engineering al Politecnico di Milano nonché presidente del comitato tecnico-scientifico di Afil.

Durante l’evento, è stato ribadito come Afil svolga un ruolo cruciale nel supportare la competitività del settore manifatturiero in Lombardia in vari modi. Ad esempio, il Cluster promuove l’innovazione attraverso le attività ed iniziative delle Strategic Communities, gruppi di lavoro che coinvolgono aziende, università, centri di ricerca ed associazioni, nell’ottica di sviluppare progettualità congiunte in ambiti quali l’economia circolare, i polimeri avanzati, la manifattura additiva, la produzione alimentare, la componentistica intelligente ed i beni strumentali. In stretta sinergia con le Strategic Communities, Afil ha portato avanti l’Iniziativa SCORE (Strategic Communities Open Resources for Enterprises), finalizzata a proporre alle aziende soluzioni innovative (di progettazione, produzione o gestione) e nuovi modelli di business che siano applicabili nell’immediato o nell’arco di pochi mesi. L’Assemblea Generale è stata l’occasione per presentare la brochure che descrive le varie fasi del progetto e presenta le start-up selezionate per via delle proprie progettualità innovative.

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In parallelo, Afil collabora attivamente con Regione Lombardia, partecipando a network interregionali quali European Cluster Collaboration Platform, Iniziativa Vanguard, Smart Specialisation Platform e Quattro Motori per l’Europa. In ottica sinergica con le iniziative interregionali, il Cluster è inoltre coinvolto in diversi progetti europei, il cui focus di attività è legato principalmente alla transizione digitale, alla sostenibilità ed all’economia circolare.

Per Christian Colombo, Presidente di Afil ed Amministratore Delegato di Ficep, «un altro contributo significativo del Cluster è stata la creazione di un documento strategico che definisce le priorità per l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nel settore manifatturiero regionale, messo a disposizione dell’Assessorato all’Università, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia per integrarne le iniziative». Il documento sulle priorità di Ricerca e Innovazione per l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nel settore manifatturiero della Lombardia (di cui è disponibile una sintesi) è frutto di un lavoro facilitato da Afil e coordinato da Politecnico di Milano ed Università degli Studi di Bergamo, che ha raccolto i contributi di vari attori e stakeholder attivi sul tema.

In occasione dell’Assemblea Generale, i Soci presenti hanno votato i nuovi membri del Consiglio Direttivo di Afil: per la categoria Soci Industriali – Grande Impresa, sono stati nominati Davide Alberti (A2A) e Christian Colombo (Ficep); per la categoria Soci Industriali – Piccola e Media Impresa, Miriam Gualini (Gualini Lamiere International) e Giuseppe Pace (Oversonic Robotics); per la categoria Soci di Ricerca, Devis Bianchini (Università degli Studi di Brescia); per la categoria Associati, Lorenzo Vimercati (Assolombarda Confindustria Milano, Lodi, Monza e Brianza, Pavia); per la categoria Soci Fondatori, Marco Leonesio (CNR-STIIMA), Stefano Ierace (Consorzio Intellimech), Simone Casadei (Innovhub – Stazioni Sperimentali per l’Industria) e Marco Macchi (Politecnico di Milano).

Le Strategic Communities di Afil contribuiscono alla definizione di strategie e redazione di documenti a supporto, i quali possono essere adottati dai decisori politici lombardi, come avvenuto nel caso della Roadmap per la Ricerca e l’Innovazione sull’Economia Circolare di Regione Lombardia. (Fonte: Afil)

Nel corso dell’evento del 19 luglio 2024, è stata inoltre approvata una lista di nuovi soci del Cluster: Hydrapred, Cefriel, Yotta Core, MM Milano di Portaluppi, Resilco, Ali-Big Industria Alimentare, ICIM Group, smartFAB, CLX Europe, A2A e Oversonic Robotics.

L’importanza di un approccio strategico e collaborativo per affrontare le sfide del futuro

  • Gli investimenti nel manifatturiero

Un punto cruciale riguarda il valore degli investimenti nel settore manifatturiero. «Secondo studi statunitensi, tale settore ha il più alto fattore di leva in termini di valore aggiunto generato dagli investimenti. Ciò significa che investire in ricerca e innovazione nel settore manifatturiero produce benefici economici superiori rispetto ad altri, rendendo questo ambito fondamentale per lo sviluppo economico e la competitività», afferma Tolio.

  • Il ruolo della Lombardia nella produzione dei beni strumentali

La Lombardia e, in generale, l’Italia giocano un ruolo chiave nella produzione di beni strumentali. Secondo Tolio, «questa produzione non solo supporta l’export e la bilancia commerciale, ma influenza anche il futuro della produzione globale. I beni strumentali italiani, essendo di alta qualità, stabiliscono standard per la produzione futura in tutto il mondo. Questo posiziona la Lombardia come un hub strategico non solo per la produzione di beni, ma anche per la fornitura di tecnologie avanzate e soluzioni innovative.»

  • La transizione energetica

Il manifatturiero può essere una soluzione chiave per la transizione energetica. Per raggiungere gli obiettivi in quest’ambito, sarà necessario produrre apparecchiature in grandi volumi, compresi pannelli solari, turbine eoliche e sistemi a idrogeno.

  • La scarsità delle risorse

Un’altra sfida significativa è la scarsità di risorse, in particolare i materiali necessari per la costruzione delle apparecchiature energetiche. L’Europa soffre di una limitazione in termini di risorse naturali, che potrebbe ostacolare la realizzazione della transizione energetica e che, quindi, rende cruciale lo sviluppo di strategie per l’approvvigionamento e l’uso efficiente dei materiali.

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  • L’economia circolare e il remanufacturing
Per Tolio, bisogna ampliare il concetto di economia circolare. Non solo recupero dei materiali: serve un approccio che comprenda il riutilizzo, la riparazione e il remanufacturing, preservando l’energia e il lavoro investiti nella loro produzione originale. (Fonte: Afil)

La necessità di affrontare la questione ambientale rimane centrale nelle agende europee e nazionali. In particolare, vi è la necessità di cambiare il modo in cui trasformiamo le risorse in prodotti, al fine di ridurre l’impatto ambientale. L’Industria 4.0 e 5.0 sono fondamentali in questo processo, permettendo di misurare e gestire l’impatto ambientale attraverso l’uso di tecnologie avanzate, ICT, sensoristica e piattaforme digitali. Tali strumenti aiutano le aziende a monitorare e migliorare la loro efficienza energetica e la sostenibilità ambientale.

Per Tolio, «occorre ampliare il concetto di economia circolare oltre il semplice recupero dei materiali, includendo quello della funzione dei prodotti. Tale approccio comprende il riutilizzo, la riparazione e il remanufacturing dei prodotti, preservando l’energia e il lavoro investiti nella loro produzione originale. L’idea è di massimizzare il valore dei prodotti estendendone la vita utile e riducendo il consumo di nuove risorse». Il remanufacturing offre vantaggi economici significativi per le imprese. Le aziende possono ottenere margini di profitto più elevati, vendendo prodotti rigenerati ad un prezzo inferiore, ma con costi di produzione molto ridotti. Questo modello, adottata già da molte aziende, non è soltanto sostenibile dal punto di vista ambientale, ma anche competitivo sul mercato.

  • L’evoluzione del mercato

Tolio introduce il concetto di platform economy, ovvero un nuovo modello di business con cui le piattaforme di produzione stanno rivoluzionando il mercato. «Tale modello sposta il focus dal possesso all’uso dei beni strumentali, con formule pay-per-use che rivoluzionano i flussi finanziari tradizionali. Le piattaforme permettono alle aziende di pagare solo per l’uso effettivo delle macchine, riducendo i costi iniziali ed aumentando la flessibilità operativa. Le imprese lombarde devono adattarsi a questo cambiamento. Se non adottano il modello pay-per-use, rischiano di perdere competitività rispetto a grandi player globali che offrono queste soluzioni» – spiega Tolio. Risulta di conseguenza fondamentale affrontare questa transizione in modo strategico, sfruttando le opportunità offerte dalle piattaforme di produzione per rimanere competitive.

Per fornire una mappatura delle tecnologie di intelligenza artificiale alle applicazioni nel settore manifatturiero, è stato definito uno schema di classificazione basato sulla definizione di tre macro aree: prodotti intelligenti, fabbrica intelligente e catena del valore intelligente. /Fonte: Afil)

7)      Il divario di competenze

Il gap di competenze è una sfida complessa che richiede un approccio più ampio della semplice formazione. Secondo Tolio, «la formazione è importante, ma è altrettanto essenziale rendere le tecnologie più accessibili e promuovere l’apprendimento autonomo e le sfide competitive per stimolare l’innovazione. Le nuove tecnologie dovrebbero semplificare i processi, rendendo più facile per le persone acquisire nuove competenze. AFIL può collaborare con enti che si occupano di formazione per affrontare il problema del divario di competenze e, al tempo stesso, può concentrarsi sull’identificazione dei bisogni e sulla promozione di iniziative che facilitino l’apprendimento continuo e l’adattamento alle nuove tecnologie». Questo approccio collaborativo è fondamentale per garantire che le competenze necessarie siano sviluppate ed aggiornate in linea con le esigenze del mercato.

  • La visione strategica e le Roadmap

Le Strategic Communities di Afil contribuiscono alla definizione di strategie e redazione di documenti a supporto, i quali possono essere adottati dai decisori politici lombardi, come avvenuto nel caso della Roadmap per la Ricerca e l’Innovazione sull’Economia Circolare di Regione Lombardia (di cui è disponibile anche una sintesi). Tali strumenti sono cruciali per influenzare le politiche regionali e garantire che queste siano allineate con le esigenze del settore manifatturiero.

Secondo Tullio Tolio, investire in ricerca e innovazione nel settore manifatturiero produce benefici economici superiori rispetto ad altri, rendendo questo ambito fondamentale per lo sviluppo economico e la competitività».

Tolio enfatizza infine l’importanza della collaborazione tra università, centri di ricerca ed imprese. «Tale sinergia è fondamentale per affrontare le sfide future e promuovere l’innovazione nel settore manifatturiero. Progetti collaborativi e iniziative congiunte possono portare a sviluppi significativi, beneficiando tutte le parti coinvolte e contribuendo alla crescita economica e tecnologica». Il ruolo di Afil è quindi fondamentale per la competitività dell’ecosistema regionale.



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