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Perugia, 1 ottobre 2024 – La schermata con il grafico delle azioni in costante crescita? Finta. Il famigerato pulsante verde da premere due volte al giorno quando mister Logan inviava il messaggio sui telefonini? Un giochino per illudere chi era cascato nella rete della piattaforma “2139 exchange”. Il paradosso, del sistema che solo in Umbria potrebbe aver gabbato tra le 40 e le 50 mila persone, è che mai, neppure una singola azione, è stata realmente ceduta o acquistata tramite la piattaforma dove tutti gli utenti-investitori convinti di muovere le criptovalute, operavano invece come burattini allo scoccare delle due campanelle previste tra le 14 e le 18.
Il sistema per guadagnare era, di fatto, uno schema Ponzi che in estrema sintesi si presenta con una struttura piramidale, in cui i primi ad entrare hanno la possibilità di ottenere maggiori profitti, mentre gli ultimi rischiano di restare a bocca asciutta, in quanto è un sistema destinato a crollare per la sua stessa natura. In uno schema Ponzi gli investimenti di chi entra dopo servono a finanziare i profitti di chi è entrato prima, e quando il rapporto tra il numero di investitori che si chiamano fuori (incassando i guadagni), e quello dei nuovi arrivati raggiunge un punto critico, il castello di carta crolla su sé stesso. Ed è di questa natura il sistema che ha tenuto in piedi la piattaforma, quanto meno fino all’intervento della Commissione nazionale per le società e la borsa. Intervento giunto proprio a seguito di diverse segnalazioni da parte di investitori che, manco a farlo apposta, non riuscivano a prelevare fondi dai propri wallet.
La Commissione a quel punto ha preso una posizione chiara rispetto al sito web di 2139, che è stato oscurato, e gli utenti allertati dei rischi connessi. “Si ordina di porre termine alla violazione dell’art. 18 del D. Lgs. n. 58/98 posta in essere tramite i siti internet https://2139.online, https://2139.ltd e https://2139.fun consistente nell’offerta e nello svolgimento nei confronti del pubblico italiano dei servizi e delle attività di investimento” era scritto nella comunicazione ufficiale. Le prime denunce dei truffati sono state già raccolte, decine e decine le telefonate ai centralini della polizia postale.
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