Patente a punti in edilizia, come funziona la nuova misura per i cantieri — idealista/news #finsubito richiedi mutuo fino 100%

La patente a punti in edilizia (o patente a crediti) è già realtà. Entro il 31 ottobre, infatti, dovrà essere presentata la domanda per operare nei cantieri, pena lo stop dei lavori a partire dal 1° novembre. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere al riguardo, per approfondire come funziona questo nuovo strumento contro gli infortuni sul lavoro.

Cos’è la patente a punti in edilizia

La patente a punti (o patente a crediti) per le imprese e per i lavoratori autonomi che lavorano nei cantieri è uno strumento, introdotto dal Decreto-legge n. 19/2024, che ha l’obiettivo di aumentare la sicurezza nei luoghi di lavoro, combattere il lavoro sommerso e a tracciare il numero e la gravità degli incidenti sul lavoro che riguardano una singola azienda del settore. I soggetti coinvolti saranno circa 830mila.

Quando entra in vigore la patente a punti di cantiere?

Dal 1° ottobre è possibile presentare la domanda per ottenere la patente a punti per i cantieri. Per presentare c’è tempo fino al 31 ottobre 2024, nell’attesa potrà essere inviata una autocertificazione sui requisiti necessari. È stato così deciso per evitare i rischi di un clic day e che tutte le società ricorrano contemporaneamente alla piattaforma per la richiesta.

Come ottenere la patente a punti in edilizia

Dal 1° ottobre 2024 si può presentare, presso l’Ispettorato del lavoro, l’autocertificazione che afferma il rispetto dei requisiti per ottenere la patente a punti in edilizia. È un obbligo che scatta per tutte le aziende, anche quelle individuali, che operano nel settore edile. I soggetti che possono presentare la domanda di rilascio della patente sono il legale rappresentante dell’impresa e il lavoratore autonomo, anche per il tramite di un soggetto munito di apposita delega in forma scritta.

Anche le imprese e i lavoratori autonomi stabiliti in uno Stato membro dell’Unione europea diverso dall’Italia o in uno Stato non appartenente all’Unione europea devono comunque dotarsi della patente a punti. Per le imprese stabilite in uno Stato membro dell’Unione Europea, il rilascio può avvenire sulla base di una dichiarazione attestante il possesso di un documento equivalente rilasciato dalla competente autorità del Paese d’origine o, per le imprese stabilite in uno Stato non appartenente all’Unione Europea, riconosciuto secondo la legge italiana.

In assenza di un documento equivalente o riconosciuto secondo la legge italiana nei termini innanzi descritti, anche le imprese e i lavoratori autonomi stranieri sono tenuti a richiedere la patente alla stregua delle imprese e dei lavoratori autonomi italiani.

Requisiti per la patente in edilizia

I requisiti necessari per il rilascio della patente a crediti per i cantieri sono i seguenti: iscrizione alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura;

• adempimento, da parte dei datori di lavoro, dei dirigenti, dei preposti, dei lavoratori autonomi e dei prestatori di lavoro, degli obblighi formativi;
• possesso del documento unico di regolarità contributiva in corso di validità;
• possesso del documento di valutazione dei rischi, nei casi previsti dalla normativa vigente;
• possesso della certificazione di regolarità fiscale;
• avvenuta designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, nei casi previsti dalla normativa vigente.

Come funziona la patente a punti?

Le patenti partono da un punteggio di 30 e le aziende potranno accumulare fino a 100 crediti in base a comportamenti virtuosi. Al contrario, le violazioni delle norme sulla sicurezza si tradurranno in decurtazioni di punti.

Nel caso si raggiungesse un punteggio inferiore a 15 crediti, verrebbe decretata l’impossibilità di operare nei cantieri. Inoltre, le imprese sprovviste di patente, o con meno di 15 punti all’attivo, rischiano sanzioni pari al 10% dell’importo dei lavori, accanto all’espulsione dalla partecipazione a lavori pubblici per sei mesi.

Come riporta l’Adnkronos, qualora venisse accertata in via definitiva una colpa grave sono previste diverse sanzioni e decurtazioni:

• 20 punti per infortunio mortale;
• 15 punti per inabilità permanente al lavoro;
• 10 punti per malattia professionale.

Le aziende possono ottenere crediti extra in caso di:

• certificazione di un Sistema di gestione della sicurezza sul lavoro conforme alla UNI EN ISO 45001;
• asseverazione del Modello di organizzazione e gestione della salute e sicurezza da un organismo paritetico;
• investimenti nella formazione dei lavoratori, soprattutto stranieri.

In assenza di provvedimenti di decurtazione, la patente viene incrementata di un credito per ogni biennio successivo al rilascio, fino a un massimo di 20 crediti extra (50 totali se non c’è nessuna violazione).

La patente può essere revocata?

La patente a punti in edilizia può essere revocata dall’Ispettorato nazionale del lavoro in conseguenza a un accertamento in ordine alla assenza di uno o più requisiti dichiarati inizialmente, ne consegue che il venir meno di uno o più requisiti in un momento successivo – ad esempio l’assenza del Durc – non potrà incidere sulla sua utilizzabilità, ferme restando le altre conseguenze di carattere sanzionatorio o di altro tipo previste dall’ordinamento. Il controllo dei requisiti, a campione, potrà avvenire sia d’ufficio, sia in occasione di accessi ispettivi di questo Ispettorato o di altri organi di vigilanza.

Chi è esonerato dalla patente a punti?

Sono esonerati dall’obbligo di dotarsi della patente a punti sul cantiere quei soggetti che effettuano mere forniture o prestazioni di natura intellettuale (ad esempio ingegneri, architetti, geometri ecc.). Tutti i chiarimenti sul funzionamento della nuova misura sono contenuti in una circolare dell’Ispettorato nazionale del lavoro.