“17 milioni subito sulle liste di attesa” #finsubito prestito immediato

“Un nuovo corso per la sanità laziale”. Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, sceglie di sottolineare questo aspetto durante la conferenza stampa che nel pomeriggio di oggi, giovedì 3 ottobre, illustra i risultati del lungo lavoro sui conti dell’ente. Insieme a lui il direttore della direzione salute e integrazione sociosanitaria, Andrea Urbani, e l’assessore regionale al bilancio, Giancarlo Righini.

Fatta la fotografia della situazione trovata dalla nuova amministrazione regionale, ovvero il disavanzo di 218 milioni di euro della sanità per l’esercizio finanziario 2022, con una proiezione negativa di 738 milioni di euro per il 2023, viene spiegato in che che modo è stato raggiunto il pareggio di bilancio, con la previsione di uscire dal piano di rientro nel 2026: “Grazie all’importante attività di revisione contabile – spiega l’Assessore Righini -, la giunta Rocca ha poi ridotto i fondi di dotazione negativi per circa mezzo miliardo di euro, stanziando ulteriori 475 milioni di euro a favore delle aziende sanitarie per la definitiva copertura finanziaria degli stessi. Questo ha consentito di riportare i conti in equilibrio, riducendo il disavanzo del 2022 a 129 milioni di euro e chiudendo l’esercizio finanziario 2023 con 32 milioni di euro di utile”.

“Un lavoro importante che ci restituisce anche dei fondi che possiamo mettere subito a disposizione della aziende sanitarie locali”, sottolinea Rocca . “Diciassette milioni saranno investiti per l’abbattimento delle liste d’attesa, attraverso l’assunzione di personale e per acquistare le prestazioni dal privato accreditato. Diamo così una risposta concreta ai cittadini, visto che malgrado la situazione sia migliorata, ancora oggi buchiamo circa 400 mila richieste di prestazioni”.

Svincolate risorse per 134 milioni di euro – 43 milioni del 2022 e 91 milioni di euro del 2023 -, saranno disponibili per migliorare l’efficienza dei servizi ai cittadini, tra cui il trasporto pubblico locale: “Verranno restituiti i circa 40 milioni di fondi del Tpl che abbiamo dovuto prelevare in precedenza”, dice Righini.

“Si sono così create le precondizioni per avviare la fase di uscita dal piano di rientro iniziato nel 2007 – conclude Rocca -. La Regione Lazio potrà così tornare in possesso degli automatismi fiscali, avviare scelte in maniera più flessibile, mentre oggi ogni decisione la dobbiamo prima condividere ad un tavolo con la Ragioneria generale dello Stato allungando di conseguenza i tempi”.