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Elettrodomestici efficienti per gli alloggi Caritas: 50mila euro da Iren contro la povertà energetica #finsubito prestito immediato

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Pagamento delle bollette per le famiglie in condizione di povertà energetica, acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza per l’allestimento di appartamenti a sostegno di cittadini in situazioni di disagio abitativo transitorio, un evento formativo per gli operatori del progetto che dovranno diventare Ted – Tutor per l’energia domestica e l’avvio di un percorso di educazione e consapevolezza dell’utilizzo dell’energia che permetta ai beneficiari di ridurre i propri consumi energetici risparmiando sulle spese per le utenze domestiche, salvaguardando l’ambiente e migliorando al tempo stesso il proprio livello di benessere generale.

In questo consiste “Energia, Elettrodomestici in Comune“, la nuova iniziativa benefica contro la povertà energetica che Fondazione Banco dell’energia, Iren e Caritas Diocesana di Piacenza-Bobbio e Fondazione di Piacenza e Vigevano hanno presentato lunedì 7 ottobre e che darà un sostegno a circa 100 famiglie nel Comune di Piacenza. La conferenza stampa si è tenuta a Palazzo Rota Pisaroni, sono intervenuti il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi, l’assessora comunale al welfare Nicoletta Corvi, il direttore comunicazione e relazioni esterne di Iren Francesco Castellone, la responsabile del Banco dell’energia Silvia Pedrotti e il direttore della Caritas diocesana di Piacenza-Bobbio Mario Idda.

Il progetto, della durata di 12 mesi, è realizzato grazie a un finanziamento di 100mila euro da parte di Iren: 50mila euro per un’integrazione al fondo solidale istituito lo scorso anno nell’ambito di “Energia in Comune” e destinato al pagamento delle bollette energetiche di persone e famiglie vulnerabili – emesse da qualunque operatore -, e 50mila euro destinati, invece, all’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica per gli alloggi e strutture abitative di accoglienza gestiti dalla Caritas. Per accedere al progetto “Energia in Comune” le persone che abitano a Piacenza devono presentare domanda presso gli sportelli InformaSociale e InformaFamiglie e Bambini dei Servizi sociali del Comune di Piacenza, chi abita in provincia potrà rivolgersi agli sportelli dei Servizi sociali del Comune di residenza, mentre i residenti nella diocesi di Piacenza-Bobbio possono presentare domanda presso il Centro di ascolto della Caritas diocesana.

“Energia, Elettrodomestici in comune” si inserisce quindi nell’ambito di due ulteriori progetti realizzati nel territorio piacentino. “Energia in Comune“, promosso da Banco dell’energia, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Diocesi di Piacenza-Bobbio, Comune di Piacenza, Provincia di Piacenza, Camera di Commercio dell’Emilia, Federconsumatori Piacenza, Banca di Piacenza e Crédit Agricole Italia attraverso la creazione di un fondo di 500 mila euro – 300mila euro dei quali destinati alle famiglie e i restanti per altre azioni a contrasto della povertà energetica – che ha permesso di aiutare circa 1000 nuclei familiari in difficoltà nel Comune e nella provincia di Piacenza, e “Casa tra le Case” avviato nel 2016 per offrire un sostegno abitativo transitorio e un percorso di educazione e reinserimento sociale a persone e famiglie fragili messe in ulteriore difficoltà e in sofferenza dalla pandemia. La povertà energetica in Italia tocca circa 2 milioni di persone, corrispondenti al 7,7% del totale. In Emilia Romagna, nello specifico, il dato corrisponde al 6,5% del totale (2022), un dato leggermente più basso ma ugualmente preoccupante.

“Non dobbiamo considerare quest’aiuto come un contributo a perdere – ha precisato l’assessora Nicoletta Corvi – perché dietro c’è un progetto formativo, di accompagnamento alle famiglie. È sicuramente un sollievo che dà ossigeno alla famiglia, ma dentro un processo già in atto, che comprende anche un percorso di orientamento ai consumi. Auspico che la rete si allarghi. Ogni giorno incontriamo una molteplicità di richieste in crescendo: la povertà a Piacenza esiste ed è tangibile“. “L’attenzione alle nuove povertà richiede l’impegno congiunto di tutte le istituzioni del territorio, a tutela delle fasce più fragili della nostra comunità”, rimarca in una nota la sindaca di Piacenza Katia Tarasconi. “L’iniziativa presentata oggi – dice – è un passo ulteriore verso la sostenibilità intesa come rispetto dell’ambiente e nella sua accezione di inclusività, accessibilità delle risorse e dei servizi. Grazie alla sinergia tra tutti i partner coinvolti, cui voglio ribadire la piena adesione e la riconoscenza del Comune di Piacenza, si sta portando avanti un lavoro di fondamentale importanza, che traduce in un aiuto concreto la sensibilità condivisa su questi temi”.

“È un onore ed un orgoglio constatare come l’impegno profuso nel corso degli anni dal Banco dell’energia e dai suoi partner stia producendo i risultati prefissati – ha raccontato Silvia Pedrotti, responsabile del Banco dell’energia – Siamo riuniti nuovamente a Piacenza per presentare e dare il via ad una nuova fase del progetto nato per supportare i nuclei familiari in gravi difficoltà, specialmente a seguito degli effetti della pandemia. Ringrazio Iren e la Caritas per la loro preziosa collaborazione”. “Il progetto presentato oggi è il primo supportato da Iren nell’ambito delle azioni promosse dal Banco dell’Energia – ha commentato Francesco Castellone, direttore comunicazione e relazioni esterne di Iren – Abbiamo deciso di prendere parte a questa iniziativa non solo perché focalizzata sul territorio di Piacenza, uno dei nostri territori storici, ma anche perché fondata sulla cooperazione tra diversi attori, una collaborazione capace di creare importanti opportunità e risultati. Il tutto in favore delle famiglie vulnerabili, cui siamo liti di offrire un supporto non solo economico ma anche formativo, grazie ai percorsi educativi sull’utilizzo dell’energia, che consentiranno loro di ridurre i propri consumi energetici risparmiando sulle spese”.

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Apprezzamento e soddisfazione anche nelle parole di Mario Idda, direttore della Caritas diocesana di Piacenza-Bobbio. “Il nuovo progetto si pone in continuità con Energia in comune e rappresenta una prassi virtuosa di come un territorio può dare risposte corali a problemi comuni. Il coinvolgimento di tanti attori esprime una corresponsabilità verso questioni, come quella della povertà energetica, che richiedono l’aiuto di tutti per poter essere affrontate e gestite. Le tante situazioni di difficoltà che intercettiamo ogni giorno richiedono un forte impegno sia sul versante della risposta materiale ai bisogni ma anche e soprattutto nell’accompagnare i nuclei familiari in percorsi verso l’autonomia. La sfida messa in campo da Energia in Comune e da Energia, Elettrodomestici in comune sta proprio nel tentativo di superare la logica, pur necessaria, assistenziale per investire sulla formazione e la crescita delle persone”.

“Definire un’area di intervento precisa e rilevante, come il contrasto alla povertà energetica, e porla al centro dell’azione congiunta di una rete solida di istituzioni e soggetti del territorio è la chiave della riuscita di “Energia in comune” – ha sottolineato il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi -; partito con un fondo iniziale di 500mila euro, il progetto ha saputo catalizzare ulteriori impegno e risorse, prima con l’ingresso di 12 Comuni della provincia e, ora con questo nuovo tassello relativo alla sostituzione degli elettrodomestici, realizzato grazie a Iren. Il mio ringraziamento va a tutti i soggetti di questa rete, nessuno escluso, perché solo lavorando insieme, uniti, si possono realizzare azioni realmente incisive e significative a favore delle fasce più fragili della popolazione e per il nostro territorio”. Reggi ha anticipato che nei prossimi giorni sarà presentata un’ulteriore iniziativa finalizzata alla creazione di una comunità energetica solidale. Il progetto “Energia in Comune” è sostenuto da Comune di Piacenza, Provincia di Piacenza, diocesi di Piacenza-Bobbio, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Banco dell’energia, Camera di Commercio dell’Emilia, Federconsumatori Piacenza, Banca di Piacenza e Crédit Agricole.

Fondazione Banco dell’energia è un ente senza scopo di lucro che ha l’obiettivo di raccogliere fondi per sostenere, attraverso il meccanismo della solidarietà indiretta, persone e famiglie in situazione di vulnerabilità economica e sociale, ponendo particolare attenzione al tema della povertà energetica. Dal 2016 Banco dell’energia ha raccolto e donato oltre 12 milioni di euro e aiutato più di 13mila famiglie, operando attraverso interventi in sostegno di persone in difficoltà e iniziative formative e di sensibilizzazione per aumentare la cultura e la consapevolezza sui consumi e l’efficientamento energetico. Tra queste, il Manifesto “Insieme per contrastare la povertà energetica”, a cui hanno aderito oltre 80 stakeholder tra aziende, organizzazioni del terzo settore, associazioni e istituti di ricerca, network che garantisce la realizzazione di numerosi progetti di solidarietà su tutto i territori nazionale. Fanno parte del Board della Fondazione Banco dell’energia, oltre ai soci fondatori A2A e le sue Fondazioni AEM, ASM e LGH, anche Edison, Eni Plenitude e Iren.





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