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Si è tenuto domenica pomeriggio all’Opificio Golinelli di Bologna l’evento partecipativo “Fabbrica del programma”, coordinato da Vincenzo Colla, per contribuire alla definizione del programma per la candidatura di Michele de Pascale presidente della Regione Emilia-Romagna. Oltre 500 persone hanno preso parte agli otto tavoli tematici di discussione, dove i partecipanti con l’aiuto di facilitatori hanno sviluppato e approfondito idee e proposte sui singoli argomenti. Al termine del percorso ha chiuso i lavori Michele de Pascale presentando i punti cardine del suo programma elettorale per la Regione Emilia-Romagna, che si amplierà accogliendo gli spunti emersi dai tavoli tematici.
“Tutti insieme, cittadini, istituzioni, realtà sociali ed economiche diamo cuore e gambe ad un progetto ambizioso che parte da una visione chiara: rendere l’Emilia-Romagna libera di sognare e capace di fare, una terra delle opportunità, libera di pensare in grande e pronta ad affrontare sfide più complesse del nostro tempo, consapevole del suo coraggio, delle sue potenzialità e delle grandi conquiste già raggiunte – ha esordito de Pascale -. Si tratta di un percorso che intendo fare in squadra con gli emiliano romagnoli per costruire insieme l’Emilia-Romagna del futuro, una regione ancora di più leader in Italia e in Europa, capace di crescere e innovare senza mai perdere di vista il benessere delle persone e la sostenibilità del territorio”.
Queste le principali aree di intervento
Sanità e salute pubblica – La sanità, ha spiegato de Pascale, “è uno dei pilastri del programma e rappresenta un caposaldo della visione di governo per i prossimi anni. L’obiettivo è difendere e potenziare il sistema sanitario regionale, per garantire cure di qualità e accesso equo ai servizi per tutti e tutte”. Il programma prevede “investimenti mirati per ridurre le liste d’attesa, migliorare l’assistenza domiciliare e rafforzare i servizi di prevenzione agendo sui determinanti di salute, come ad esempio il consumo di alcol, il tabagismo, l’obesità giovanile, la solitudine negli anziani, incrementando i piani di screening e aumentando l’attenzione alle patologie croniche e ai loro effetti”. Pevede inoltre di “lavorare sull’integrazione tra ospedali e territorio; di fare un grande investimento sul fondo della non autosufficienza per anziani e persone con disabilità; di implementare una governance più forte che sappia valorizzare tutte le eccellenze della rete sanitaria, senza determinare sprechi e con un’attenzione ad un nuovo patto per la salute in montagna e verso gli ospedali territoriali che devono comunque avere un ruolo fondamentale”. “La digitalizzazione dei servizi sanitari sarà una delle priorità, con l’adozione di nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale per rendere più efficienti i processi e migliorare la qualità delle prestazioni – viene rimarcato -. Un sistema sanitario forte e accessibile è la base su cui costruire il benessere della comunità e tutelare la salute dei cittadini e delle cittadine, soprattutto delle fasce più vulnerabili.
Innovazione e sostenibilità – L’Emilia-Romagna mira a consolidarsi come hub europeo dell’innovazione tecnologica, con una particolare attenzione alla trasformazione digitale – rimarca de Pascale -. Grazie al Tecnopolo di Bologna e al supercalcolo, si pone come leader nella ricerca sui Big data e l’Intelligenza artificiale, settori cruciali per una crescita sostenibile e inclusiva”. Il programma prevede “ulteriori investimenti nelle infrastrutture digitali per facilitare la transizione ecologica e rafforzare il tessuto economico, con un focus sullo sviluppo di competenze nei settori strategici”.
Lavoro e transizione ecologica – De Pascale definisce “un fiore all’occhiello” il progetto “Patto per il Lavoro e il Clima” della precedente amministrazione, che rappresenta “un modello di concertazione sociale unico a livello nazionale. Il nuovo programma intende rinnovare questo impegno, aggiornando le politiche regionali alle sfide contemporanee, con l’obiettivo di coniugare crescita economica e tutela dell’ambiente. L’Emilia-Romagna punta a diventare una regione carbon-neutral entro il 2050, attraverso l’aumento delle energie rinnovabili e il miglioramento dell’efficienza energetica”. “L’approccio verso la sfida della transizione ecologica sarà ambizioso e concreto, per realizzare un modello di sviluppo più attento al consumo di risorse ed orientato verso la sostenibilità ambientale, economica e sociale, nel contempo più laico rispetto alla neutralità tecnologica e alla concretezza delle soluzioni, anche tenendo in considerazione gli impatti occupazionali che queste determinano nell’economia”, sottolinea il candidato della coalizione di centrosinistra.
Semplificazione e partecipazione – Uno degli obiettivi principali del programma, rimarca de Pascale, “è la semplificazione delle normative, per rendere più agile l’interazione tra cittadini, imprese e amministrazione pubblica. Sarà sviluppata una piattaforma di partecipazione civica che permetterà ai cittadini e alle cittadine di contribuire attivamente alla governance regionale per definire insieme alcune delle politiche per l’Emilia-Romagna. Questa iniziativa nasce dalla volontà di ridurre le distanze tra istituzioni e comunità locali”.
Contrasto al dissesto idrogeologico – Priorità del programma “è il contrasto al dissesto idrogeologico in termini di prevenzione, costituendo una struttura dedicata e realizzando un piano speciale di opere per proteggere la nostra comunità dagli eventi estremi”.
Mobilità e infrastrutture – Il programma pone un forte accento sul miglioramento della mobilità, “considerata un diritto fondamentale. Gli investimenti riguarderanno il trasporto pubblico locale e la sostenibilità delle infrastrutture, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e migliorare la qualità della vita nelle città e nelle aree periferiche. La mobilità sostenibile sarà potenziata attraverso nuove reti ciclabili, progetti di smart mobility e una maggiore integrazione tra i trasporti pubblici e privati.
Per quanto riguarda le infrastrutture si intende infondere una spinta decisa a tutto il trasporto su ferro, mettendo in campo grandi investimenti per ammodernare e potenziare la rete ferroviaria, con l’obiettivo di incentivare il trasporto ferroviario di passeggeri e merci”. Il programma prevede “la realizzazione di un sistema regionale integrato per la gestione degli aeroporti in Emilia-Romagna e di un nuovo piano strategico che faccia crescere l’aeroporto di Bologna in qualità e sfrutti le potenzialità degli aeroporti di Forlì, Rimini e Parma”.
Giovani e formazione – “Il futuro della regione passa dalle nuove generazioni – sottolinea il candidato alla presidenza della regione -. Il programma prevede un Piano regionale permanente di orientamento professionale per accompagnare i giovani nel loro percorso formativo e professionale. Al centro dell’azione politica c’è anche il contrasto alla disoccupazione giovanile e il sostegno ai giovani talenti, con misure mirate a promuovere l’imprenditorialità e l’innovazione. In particolare, si lavorerà su una riforma strutturale delle politiche di formazione legate alle nuove frontiere delle competenze digitali, dalla scuola dell’obbligo, all’università, fino alla formazione professionale, per accrescere la conoscenza digitale, tema trasversale a tutti i settori produttivi in grado di offrire buone opportunità occupazionali e lavoro di qualità”.
Welfare e diritto alla Casa – “Il welfare regionale sarà rafforzato per garantire a tutti i cittadini un miglior accesso ai servizi fondamentali – prosegue de Pascale -. È necessario un ripensamento radicale del sistema di assistenza, aumentando significativamente il Fondo per la non autosufficienza (Frna) e integrando maggiormente le diverse tipologie di risposta verso le persone con disabilità e gli anziani. Il sistema attuale rappresenta già un’esperienza assolutamente virtuosa, che va messa ancora più a valore trasformandola in una risposta universale e inclusiva, garantendo un accesso equo e diffuso ai servizi di assistenza. Particolare attenzione è attribuita al diritto alla casa al fine di rispondere soprattutto alle esigenze abitative delle fasce più vulnerabili, come giovani, famiglie monoreddito e lavoratori precari. Saranno potenziati i fondi per il sostegno agli affitti e promosse iniziative di rigenerazione urbana per creare nuovi spazi abitativi accessibili e sostenibili. Si investirà anche nella riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, con incentivi per ristrutturazioni mirate a migliorare l’efficienza energetica e ridurre il consumo di suolo”.
Emilia-Romagna e il mondo – “La Regione Emilia-Romagna continuerà a giocare un ruolo di primo piano in Europa, consolidando i rapporti con le istituzioni europee e promuovendo la partecipazione attiva delle imprese locali nei mercati internazionali – afferma de Pascale -. In linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, l’Emilia-Romagna intende rappresentare un modello di sviluppo sostenibile, in grado di coniugare innovazione, inclusione sociale e crescita economica”.
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