Al via il bonus sull’agricoltaico innovativo, in grado di conciliare la produzione di energia con le coltivazioni e l’allevamento. Sono state infatti pubblicate le regole operative per gli incentivi con l’obiettivo di realizzare almeno 1,04 gigawatt di nuovi impianti entro il 2026, grazie ai fondi del PNNR. SarĂ possibile presentare le domande dal 4 giugno prossimo, secondo le regole dettate dal Gse, il Gestore dei servizi energetici (qui il .pdf). A disposizione 1,1 miliardi di euro per l’erogazione di contributi in conto capitale per l’installazione dei nuovi impianti.
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Agevolati gli impianti senza consumo di suolo
Il bonus è riconosciuto esclusivamente agli impianti di natura sperimentale, come regolamentati dal decreto Agrivoltaico. Il decreto non prevede il consumo di suolo per l’installazione dei pannelli, nĂ© la sostituzione della produzione agricola con quella di energia. Ad essere agevolati, infatti, sono gli impianti che prevedono soluzioni integrate innovative con montaggio dei moduli elevati da terra, in modo da conciliare la produzione agricola con quella energetica anche grazie all’applicazione di strumenti di agricoltura digitale e di precisione.
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Chi puĂ² partecipare al bando
L’incentivo è rivolto a tutti gli imprenditori agricoli con un volume di affari superiore ai 7.000 euro l’anno. Possono infatti partecipare al bando i singoli imprenditori , le societĂ , le cooperative, i consorzi costituiti tra due o piĂ¹ imprenditori e/o societĂ e le associazioni temporanee di imprese. PoichĂ© l’attivitĂ di produzione di energia elettrica avviene su superfici sulle quali vengono svolte le attivitĂ agricole, con l’obiettivo di massimizzare le sinergie tra le due componenti, la correlazione tra le attivitĂ deve essere dimostrata. Per richiedere l’incentivo occorre dunque una relazione asseverata, redatta da un professionista agronomo o da un centro di assistenza agricola, che dimostri il mantenimento dell’attivitĂ di coltivazione o di zootecnia, nell’ambito del sistema agrivoltaico.
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Le caratteristiche degli impianti
Possono accedere agli incentivi solo i sistemi agrivoltaici in cui gli impianti di produzione di energia elettrica sono di nuova costruzione e con una potenza superiore a 1KW. Ăˆ necessario inoltre che la superficie minima destinata all’attivitĂ agricola risulti pari almeno al 70% della superficie totale del sistema agrivoltaico, e che l’impianto sia compatibile con l’attivitĂ agricola svolta. Per questo in particolare l’altezza minima dei moduli fotovoltaici rispetto al suolo deve essere pari ad almeno 1,3 metri nel caso di impresa che svolge attivitĂ zootecnica per consentire il passaggio dei capi di bestiame. Se invece si tratta di attivitĂ di coltivazione l’altezza deve essere di almeno 2,1 metriper consentire l’utilizzo dei macchinari. Gli impianti che accedono all’incentivo devono prevedere la realizzazione di sistemi di monitoraggio che consentano di verificare la continuitĂ dell’attivitĂ agricola/pastorale, il risparmio idrico, il recupero della fertilitĂ del suolo, il microclima, la resilienza ai cambiamenti climatici.
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Quanto vale il bonus
Il bonus è costituito da un contributo in conto capitale pari al 40% dei costi sostenuti per la realizzazione dei nuovi impianti, compresi i costi per il sistema di monitoraggio e per l’installazione di sistemi di accumulo. Viene poi riconosciuta dal Gse si aggiunge anche una tariffa incentivante applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete, che varia in funzione della dimensione dell’impianto.
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