– C’è una sfida europea, oltre a quella in corso sui campi di calcio in Germania, che vede fronteggiarsi le principali potenze continentali.
E se nel torneo calcistico l’Italia non è esattamente la favorita, diverso è il discorso per quanto concerne i mutui, con il nostro Paese nettamente più competitivo e generoso.
Vediamo nel dettaglio, a seguito dei tagli dei tassi da parte della Bce, l’attuale situazione del costo dei finanziamenti ipotecari. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La notizia riportata su altri giornali
il tasso sui prestiti marginali scende al 4,50% (era al 4,75%). La decisione tanto attesa dai mercati dell’Eurozona alla fine è arrivata. La BCE (Banca Centrale Europea) ha tagliato i tassi di interessi dello 0,25%, 25 punti base: non accadeva dal 2019. (Immobiliare.it)
Anche col lieve taglio dei tassi le rate dei mutui a tasso variabile sono ancora alte, ma per fortuna ci sono le surroghe. Moltissime famiglie dopo i continui rialzi dei tassi applicati dalla BCE si sono trovate in difficoltà a onorare le rate del mutuo, aumentate esponenzialmente. (DesignMag)
Così, chi pagava una rata di 500 euro al mese, si è ritrovato a pagarne 890. Ma c’è una luce in fondo al tunnel: dopo 10 rialzi consecutivi, la Banca Centrale Europea (BCE) ha lasciato i tassi fermi, facendoci ipotizzare una possibile riduzione a partire da giugno 2024. (Immobiliare.it)
La buona notizia è arrivata due settimane fa dalla Banca d’Italia che ha decretato una nuova discesa del costo del denaro per le famiglie, mentre le associazioni dei consumatori hanno immediatamente fatto i conti dei benefici che questo potrà comportare per le tasche dei risparmiatori che stanno comprando casa. (Giornale di Sicilia)
L’Euribor a 3 mesi, il parametro benchmark dei finanziamenti variabili, infatti è sceso di soli 4 centesimi mentre l’Eurirs, parametro di riferimento dei fissi, risente dell’aumento dei tassi dei titoli di Stato e nei quindici giorni successivi alla decisione di Francoforte il valore a 20 anni è dapprima aumentato fino a sfiorare il 2,9% per poi scendere tra il 2,65% e il 2,7%. (Corriere della Sera)
Si tratta del sesto mese consecutivo che registra una variazione in diminuzione del tasso medio sui mutui. E’ quanto emerge dal consueto rapporto mensile dell’Abi, dove si legge anche che il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è diminuito al 5,21% rispetto al 5,30% di aprile 2024 e al 5,45% di dicembre 2023. (idealista.it/news)
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